Il signor dottore, Venezia, Fenzo, 1758

Vignetta Frontespizio
 SCENA Xl
 
 Camera in casa di Beltrame.
 
 PASQUINA e FABRIZIO
 
 Pasquina
 Certo, il signor dottore,
 il signor Bernardino mio fratello
350uscito è fuor di casa.
 Fabrizio
                                        Il cioccolato
 io gli avea preparato.
 Che torni aspetterò. Con voi frattanto,
 cara Pasquina mia,
 goderò questo tempo in compagnia.
 Pasquina
355No no Fabrizio, andatevene pure.
 Se viene il signor padre
 ed il signor dottore,
 se mi trovan con voi faran rumore.
 Fabrizio
 Perché? Non sono io solito
360venir con confidenza?
 Pasquina
 Sì ma v’è differenza.
 Fabrizio
 Quel Fabrizio non son che sempre fui?
 Pasquina
 Ora il signor dottor comanda lui.
 Fabrizio
 E per questo?
 Pasquina
                             E per questo,
365se avrò da maritarmi,
 qualche cosa di buon vorrà trovarmi.
 Fabrizio
 Qualche cosa di buono?
 Io dunque cosa sono?
 Qualche cosa di tristo e scelerato?
 Pasqualina
370Voi non siete per anche adottorato.
 Fabrizio
 Che importa?
 Pasquina
                             Importa molto.
 Usano le famiglie
 l’uguaglianza cercar nei matrimoni.
 Mettere non si può
375la casa di un speziale
 colla nostra famiglia dottorale.
 
    Fabrizio caro, Fabrizio bello,
 ve lo confesso, voi siete quello
 che mi ha ferito nel seno il cor
380ma ho da dipendere se vi ho da prendere
 dall’illustrissimo signor dottor.
 
    Non si propone, non si dispone,
 non si fa niente senza il dottor.
 Tutto va bene, tutto è perfetto
385quando l’ha detto prima il dottor.
 
    Fabrizio bello, Fabrizio caro
 son la sorella di un gran dottor. (Parte)