La conversazione, Venezia, Fenzo, 1758

Vignetta Frontespizio
 SCENA V
 
 MADAMA, poi GIACINTO
 
 Madama
 Veramente, è bizzarro
940il canto calabrese,
 possono divertir tutto il paese.
 Giacinto
 Madama, eccomi qua;
 per dir la verità
 ho dormito un pochino
945ed or son lesto come un paladino.
 Madama
 Ho piacer; questa sera
 voi vi farete onore
 e potrete ballar con maggior brio.
 Giacinto
 Ah madam pour la danze non vi è un par mio.
 Madama
950Saprete molti balli.
 Giacinto
                                      Anzi moltissimi.
 Son ballerin perfetto.
 Io ballo il minuetto alla francese.
 E maestro son io nel ballo inglese.
 Madama
 Il ballare mi piace estremamente.
 Giacinto
955Ballerete assai ben.
 Madama
                                      Passabilmente.
 Giacinto
 Favorite madama,
 prima che vi esponete,
 di lasciarmi veder quel che sapete.
 Madama
 Ben volentier, signore.
960Balliamo; eccomi qui.
 Giacinto
                                           Fatevi onore. (Si suona il minuetto e fanno la riverenza)
 
    No, non va bene.
 La riverenza
 con sua licenza
 si fa così. (Tornano a fare la riverenza)
 
965   Farvi maestra
 prendo l’impegno
 quand’io v’insegno
 tre o quattro dì.
 
 Madama
 
    Alle sue grazie
970sarò obbligata.
 Perfezionata
 sarò così.
 
 Giacinto
 
    Ecco madama
 pas de burré!
 
 Madama
 
975   Codesto passo
 non è per me.
 
 Giacinto
 
    Mirate i passi
 col bilanzé!
 
 Madama
 
    Questi fioretti
980non fan per me.
 
 Giacinto
 
    Vi si può fare
 la piroletta,
 si suol usare
 la caprioletta.
 
 a due
 
985Ah che piacere,
 che bel vedere
 farsi valere
 col minué. (Fanno qualche passo)
 
 Giacinto
 
    Madamina presto impara,
990voglio farla mia scolara.
 
 Madama
 
 Mi farete un gran favor.
 
 Giacinto
 
    Ma scolara vorrei farvi
 e nel ballo e nell’amor.
 
 Madama
 
    Io son pronta a secondarvi
995con i passi e con il cor.
 
 Giacinto
 
    Io mi metto in posizione
 e vi dico ch’io v’adoro.
 
 Madama
 
 Ripetendo la lezione
 vi dirò che per voi moro.
 
 a due
 
1000Che balletto fortunato
 se maestro il dio bendato
 fa ballare il nostro cor!
 
    Che si danzi allegramente.
 Giubbilare il cor si sente
1005con il ballo e coll’amor. (Partono)