La conversazione, Venezia, Fenzo, 1758

Vignetta Frontespizio
 SCENA IX
 
 Madama LINDORA, poi donna BERENICE
 
 Madama
 Per dir quel che conviene,
 ella l’intende bene.
 Non ho avuti figliuoli,
260ho avuto un buon marito
 ma una suocera ebb’io così cattiva
 che parea mi volesse mangiar viva.
 Berenice
 Cara signora zia,
 con quel signor Giacinto
265in compagnia non voglio stare al certo.
 Madama
 Presto presto verrà don Filiberto.
 Berenice
 Voi credete signora...
 Non è ver, v’ingannate.
 Madama
 Vi volete scusare e v’imbrogliate.
270Non crediate nipote
 di conversar coi sciocchi.
 Vi conosco negli occhi.
 Povera giovinotta!
 Non lo state a negar; voi siete cotta.
 Berenice
275Voi mi mortificate.
 Madama
                                      Poverina!
 Fate l’innocentina
 ma quando vi dicessi:
 «Se volete lo sposo, eccolo qui»,
 quel modesto bocchin diria di sì.
 Berenice
280Per dirvi quel ch’io penso...
 Madama
                                                    State zitta,
 viene il signor Sandrino.
 Godiamolo un pochino,
 per cavar la risata
 fate con esso lui l’innamorata.
 Berenice
285Ma io non saprò far.