La conversazione, Venezia, Fenzo, 1758

Vignetta Frontespizio
 SCENA III
 
 Madama LINDORA, donna BERENICE, don FILIBERTO, LUCREZIA
 
 Madama
 Par che il signor Sandrino,
 salvo sempre il decoro,
105si potrebbe chiamar l’asino d’oro.
 Lucrezia
 Madama, a quel ch’io sento
 voi non la risparmiate a chi che sia.
 Ditemi il mio diffetto in faccia mia.
 Madama
 Oh cara Lucrezina
110voi siete una cosina assai compita,
 siete bella e polita,
 avete dello spirito non poco.
 Degli scherzi conosco il tempo e il loco.
 Lucrezia
 Basta, ve l’avvertisco,
115a sentirmi a burlare io ci patisco.
 Della vostra amistà voglio fidarmi.
 Serva, signori miei; vado a scaldarmi. (Parte)