Il mercato di Malmantile, Venezia, Fenzo, 1758

Vignetta Frontespizio
 SCENA IV
 
 LAMPRIDIO, poi la LENA
 
 Lampridio
1300Non so che voglia dire.
 Tarda il conte a venire
 e la figliuola mia
 per questa sua tardanza
 dice ch’è un cavalier senza creanza.
 Lena
1305Signor governatore,
 vi cercano per tutto.
 Lampridio
                                       E chi mi cerca?
 Lena
 Un notaro venuto di Firenze.
 Lampridio
 Cosa vuole?
 Lena
                         Non so.
 Lampridio
 Quando mi parerà l’ascolterò.
1310Or carina mi preme
 che stiam un poco a ragionar insieme.
 Lena
 Berto quel disgraziato
 testé mi ha corbellato.
 Lampridio
                                           Quel briccone
 deve andare prigione,
1315lo dico e lo professo,
 quando credessi di legarlo io stesso.
 Lena
 Ride, quando gli dico
 ch’esser io devo la governatora.
 Lampridio
 Sì lo vedranno or ora.
1320Subito che mia figlia è maritata,
 sarà Lena gentil da me sposata.
 Lena
 E mi farete un abito?
 Lampridio
 Un abito da sposa come va.
 E andremo alla città
1325e faremo le nozze in allegria
 e voglio, Lena mia,
 che si balli, si canti e che si suoni,
 voglio per la mia sposa
 invitare un’orchestra strepitosa.
 
1330   Si ha da ballare, si ha da cantar,
 tutti i stromenti si han da sonar.
 
    Voglio i violini, voglio i violoni,
 il violoncello vuo’ che si suoni,
 voglio il fagotto con l’oboè. (Dopo il suono di questi strumenti si sentono i corni da caccia)
1335Questi stromenti non fan per me.
 
    Viole e violini fan giubbilar,
 tutta l’orchestra si ha da sonar. (Parte)