Il mercato di Malmantile, Venezia, Fenzo, 1758

Vignetta Frontespizio
 SCENA VI
 
 LAMPRIDIO solo
 
 Lampridio
 Tosto ch’io son venuto a Malmantile
 quel volto signorile,
 quegli occhi, quella bocca e quel nasino
 mi han fatto per amor tornar bambino.
810Della mia vedovanza
 sono annoiato e stracco
 e la voglio sposar, corpo di Bacco.
 Ma... Lampridio Lampridio... una parola.
 Che dirà la figliuola?
815Brigida, che ha pensieri da sovrana,
 che dirà, s’io mi sposo a una villana?
 Eh v’ho da pensar io.
 Soddisfo il genio mio... Ma piano un poco,
 sono un uomo civile;
820sono il governator di Malmantile.
 
    Pensieri a capitolo,
 che abbiamo da far?
 La carica, il titolo
 mi fanno pensar.
 
825   Mi dice l’amore:
 «Contenta il tuo core»,
 l’onore mi dice:
 «Non fare, non lice».
 Che abbiamo da far?
 
830   Nel cor poverello
 campana martello
 sentire mi par.
 
    Che dichino, che parlino,
 che gridino, che ciarlino.
835Oh questa sì ch’è buona,
 oh questa sì ch’è bella.
 La cara villanella
 contento vuo’ sposar. (Parte)