Il mercato di Malmantile, Venezia, Fenzo, 1758

Vignetta Frontespizio
 SCENA III
 
 LENA, CECCA, BERTO ed altri come sopra
 
 Cecca
 Che cara signorina!
 Tutti corron da lei.
 Lena
210Non v’impacciate con i fatti miei.
 Cecca
 Ancor io, se volessi
 far la graziosa con i compratori,
 aquistarmi potrei degli avventori.
 Berto
 Si vendon facilmente
215i capponi, i pollastri e le galline,
 facendo il giocolin colle manine.
 Lena
 Via tacete, invidiosi,
 son giovine onorata,
 non sono una sfacciata
220e se mi stuzzicate niente niente...
 Non mi voglio scaldar fra tanta gente.
 
    Son chi son; mi maraviglio,
 dir di me non si potrà
 e tacere io vi consiglio,
225che per voi meglio sarà.
 
    Se mi dicon ch’io son bella,
 se vezzosa alcun mi appella,
 non si offende l’onestà.
 
    La pecorella
230nel mezzo al prato
 serba illibato
 suo bel candor.
 
    Son poverella
 ma innocentina,
235son tenerina,
 dolce di cor. (Parte)