L’isola disabitata, Venezia, Zatta, 1795

 SCENA VII
 
 GARAMONE e detti
 
 Garamone
 Amico. (Affannato)
 Valdimone
                  Che cos’è?
 Garamone
                                        Morta è Gianghira.
 Valdimone
775Come?
 Garamone
                 La poverina,
 là dentro ritirata,
 caduto il padiglion, morì accoppata.
 Valdimone
 Oh! Cosa ho fatto?
 Presto... voglio veder... Ma con costui
780voglio prima sfogar... Forse Gianghira
 morta ancor non sarà.
 Ammazzatelo voi per carità.
 
    Dalla sponda d’Acheronte
 della donna che morì
785odo il labbro a dir così:
 «Sia Panico scellerato
 strascinato, tanagliato.
 Sia squartato il traditor».
 Negli Elisi la bell’alma
790la sua calma non avrà,
 se il crudel non perirà.
 
    Quel briccone, quel guidone
 non si rida, non si sbeffi,
 sia legato ed attaccato
795per il collo con un crollo
 né staccare si dovrà,
 se alla luna gli sberleffi
 sulla forca non farà. (Parte)