La buona figliuola, Venezia, Zatta, 1789

 SCENA IX
 
 Il cavaliere ARMIDORO, SANDRINA e la suddetta
 
 Sandrina
 Via, si va così lento
 a riveder la sposa? (Al cavaliere)
 Marchesa
                                      Ah che opportuno
260vi ha guidato il destino.
 Cavaliere
 Adorata marchesa, a voi m’inchino.
 Marchesa
 Oimè! Nel vostro ciglio
 veder non parmi il bel sereno usato.
 Sandrina
 Lo diceva ancor io; pare insensato.
 Cavaliere
265Compatite un affanno
 che mi turba la quiete. Il mio costume
 per lung’uso vi è noto. Allor che in seno
 nutro qualche dolor, qualche sospetto,
 deggio in viso mostrarlo a mio dispetto.
 Sandrina
270Certo, un uomo sincero è un gran portento.
 Credo non se ne dian quattro per cento.
 Cavaliere
 Detto mi vien per certo
 che il marchese invaghito
 sia di femmina vile e che destina
275sposarla ancor.
 Marchesa
                              E chi è costei?
 Cavaliere
                                                          Cecchina.
 Marchesa
 Spero che non sarà. Di mio germano
 conosco il cor. Ma se dal cieco amore
 si lasciasse tradir, se mai cedesse
 al desio delle nozze inonorate,
280Armidoro crudel, voi mi lasciate?
 Cavaliere
 Quel che farei non so. So che vi adoro,
 so che mi costerebbe
 il perdervi la vita; ma non deggio,
 ad onta dell’amor che mi consiglia,
285il decoro tradir di mia famiglia.
 Deh procurate in tempo
 impedir che non segua. Idolo mio,
 che sarebbe di me, se mai perdessi
 d’un sì bel core il prezioso acquisto?
290Ah il pensarvi m’uccide. Ah non resisto. (Parte)