La buona figliuola, Parma, Monti, 1757

Vignetta Frontespizio
 SCENA III
 
 CECCHINA, poi il MARCHESE
 
 Cecchina
 Per dir la verità,
 sento qualche pietà per lui nel core
 ma mi fa ingrata un mio segreto amore.
 Non ardisco di dirlo.
85Mai nessuno il saprà...
 Oh ciel! Dove m’ascondo? Eccolo qua.
 il Marchese
 Brava, sei di buonora
 questa mane venuta al tuo mestiere.
 Cecchina
 Signor, fo il mio dovere.
 il Marchese
                                               Ma non voglio
90che così ti affatichi. Altri ci sono
 e villani e villane
 fatti per queste cose grossolane.
 Tu sei una ragazza tenerina.
 Tu sei...
 Cecchina
                  Cosa signor?
 il Marchese
                                            La mia Cecchina.
 Cecchina
95Certo; son cosa vostra;
 se voi mi date il pane
 comandar mi potete.
 il Marchese
                                         Ben; comando
 e voglio e dico, ed obbedir conviene,
 che tu, Cecchina mia... mi voglia bene.
 Cecchina
100Signor, con sua licenza. (Vuol partire)
 il Marchese
                                              Dove vai?
 Cecchina
 Ancor non adacquai
 certe piante novelle...
 il Marchese
                                          Eh che c’è tempo.
 Senti... Ti vuo’ parlar... Vuo’ confidarti...
 (Non posso più; voglio scoprirle il cuore). (Da sé)
 Cecchina
105(Mi batte in seno... Ah non tradirmi, amore).
 il Marchese
 Tu sei una fanciulla
 che merita un tesoro;
 un amante son io che da te brama
 grata corrispondenza.
110Cara, non mi negar...
 Cecchina
                                         Con sua licenza. (Parte correndo)