Il festino, Parma, Monti, 1757

Vignetta Frontespizio
 SCENA XII
 
 Il CONTE ed i suddetti
 
 il Conte
 Basta così per ora,
 a cena, o miei signori,
1275e che diasi riposo ai suonatori.
 la Contessa
 Le dame favoriscano
 andar s’è loro in grado.
 la Baronessa
 Sì, non mi fo pregar. Contessa, io vado. (S’alza e parte)
 la Marchesa
 Io pure, io pur, contessa (Alzandosi)
1280le vostre grazie accetto.
 (Qualche scena graziosa ancor m’aspetto). (Da sé)
 
    (Quel certo amor platonico,
 che s’usa ai nostri dì,
 si suol vedere al solito
1285a terminar così.
 
    Si dice: «Non vi è niente,
 la cosa è indifferente,
 per mera civiltà».
 Ma innanzi poi si va
1290e nascono le scene
 che abbiam vedute qui). (Parte)
 
 la Contessa
 Servitevi signori.
 Non si fan cerimonie, a tutti quanti
 la libertà è concessa.
1295Precederò, per dar esempio, io stessa. (Parte)
 donna Rosimena
 Don Peppe, favorite; (Alzandosi)
 porgetemi la mano.
 Sono stanca un pochino; andiam pian piano. (Parte servita da don Peppe e partono tutti fuorché madama Doralice ed il conte)