Bertoldino e Cacasenno Bertoldo, Venezia, Fenzo, 1749

Vignetta Frontespizio
 SCENA VIII
 
 RE, ERMINIO, BERTOLDINO
 
 Re
1355Lo saprai, Bertoldino.
 Devi a casa tornar.
 Bertoldino
                                     Lo so benissimo
 e ne son contentissimo.
 Re
 E perché non ti lagni
 che la mia protezion sia stata vana,
1360una ricca ti dono aurea collana.
 Bertoldino
 A me mi basta che per cortesia
 voi mi lasciate star la moglie mia.
 Re
 Sì sì, non dubitar. Ma tu ricusi
 quell’oro ch’io ti dono?
 Bertoldino
1365Così pazzo non sono,
 m’insegna la natura;
 quand’uno vuol donar, piglio a drittura.
 
    A riveder io torno
 le affumicate mura
1370qual notte tetra oscura.
 Ma là sarò contento,
 sapete voi perché?
 Perché v’è la cucina
 ove in un caldarone
1375bolle quella farina
 che forma la polenta,
 che gusto mi darà.
 
    La corte non mi piace.
 Goder vogl’io la pace
1380e so che di catene
 son piene le città. (Parte col servo colla collana)