Il festino, Parma, Monti, 1757

Vignetta Frontespizio
 SCENA II
 
 La CONTESSA ed i suddetti
 
 la Contessa
 Serva, madama.
 madama Doralice
                                 Serva.
 don Alessio
 Con il rispetto mio.
 la Contessa
 Ma perché non passar?
 don Alessio
                                             Lo dissi anch’io.
 madama Doralice
 Non potete tacer? (A don Alessio)
 don Alessio
                                    Non parlo.
 la Contessa
                                                          Al ballo
1105una dama invitata
 libera può venir senza imbasciata.
 don Alessio
 Così pare anche a me.
 madama Doralice
                                           Deh in cortesia,
 don Alessio, tacete o andate via.
 don Alessio
 Tacerò, partirò; con buona grazia
1110me n’andrò sulla festa. (Alla contessa)
 (Non s’ha a parlar? Ma la gran bestia è questa!) (Da sé)
 
    Con licenza, con rispetto
 io mi vado a solazzar. (Alla contessa)
 Ah ci ho tutto il mio diletto,
1115se si tratta di ballar.
 
    Io ci fo nel minué
 pirolette e bilanzé.
 Passo grave in serietà
 e capriole in quantità.
1120Se faran la contradanza,
 mi vedrete in quella stanza
 come un diavolo saltar. (Parte)