Il festino, Parma, Monti, 1757

Vignetta Frontespizio
 SCENA XVII
 
 Il CONTE e le suddette
 
 il Conte
 Maladetto Balestra,
 non l’ho trovato ancor.
 madama Doralice
                                           (Ehi la contessa
1020mi ha invitata al festin). (Piano al conte)
 il Conte
                                                (Brava, ho piacere;
 conosciuto mia moglie ha il suo dovere). (Piano a madama)
 madama Doralice
 Ma il perché non lo sa né glielo dico. (Da sé)
 Signor, vi è questa dama
 che al festino venir stassera brama.
 il Conte
1025Mi fa onore. (A donna Rosimena)
 donna Rosimena
                           Obbligata.
 il Conte
 Sarò suo cavalier. (Accenando che intende burlarla)
 donna Rosimena
                                    Sono impegnata.
 madama Doralice
 Sì, donna Rosimena,
 lasciatevi servire.
 la Marchesa
                                   È giovinetto. (A donna Rosimena)
 la Baronessa
 È più bel di don Peppe. (A donna Rosimena)
 donna Rosimena
                                               Il credo anch’io. (Sospirando)
1030L’accetterei ma non fo torto al mio.
 il Conte
 
    Almen fino alla gondola
 lasciatevi servir.
 
 donna Rosimena
 
    Ella mi vuol confondere,
 mi vuole favorir.
 
 la Marchesa, la Baronessa a due
 
1035   Brava davvero brava!
 Viva la gioventù.
 
 donna Rosimena
 
    Caro contino amabile
 mi onorerete più?
 
 il Conte
 
    (Oh vecchia insopportabile
1040tu non mi cucchi più). (Da sé)
 
 madama Doralice
 
    Ehi amica, che facciamo?
 Con il conte c’intendiamo,
 non vorrei, padrona mia... (A donna Rosimena)
 
 donna Rosimena
 
 Non abbiate gelosia,
1045che di lui non so che far.
 
    Ho il mio don Peppe
 che mi vuol bene,
 che da me viene
 sera e mattina,
1050che la sua Nina
 mi suol chiamar.
 
 tutti quattro
 
    Viva la Nina
 cara e bellina
 che il suo don Peppe
1055fa innamorar.
 
 il Conte
 
    Dunque voi non mi volete? (A donna Rosimena)
 
 donna Rosimena
 
 Perché no? Gradirò. (Gli dà la mano)
 
 la Marchesa, la Baronessa a due
 
    State pur bene
 col cavalier. (A donna Rosimena)
 
 il Conte
 
1060   (Oh sto pur male!) (Da sé)
 
 donna Rosimena
 
 Caro contino,
 siete bellino.
 
 madama Doralice
 
 Ma quest’è troppo,
 padrona mia.
1065Al suo don Peppe
 io lo dirò. (A donna Rosimena)
 
 donna Rosimena
 
    Uh no, non fate. (A madama Doralice)
 
 il Conte
 
 Sino alla gondola
 la servirò. (A madama Doralice)
 
 donna Rosimena
 
1070   Non dubitate.
 Nol mangerò. (A madama Doralice)
 
 madama Doralice
 
    Dico da scherzo.
 So ben chi siete.
 
 la Marchesa, la Baronessa a due
 
 Lieta godete,
1075senza temer.
 
 tutti
 
    Che bel piacere,
 che bel godere,
 che bella cosa
 la gioventù!
 
1080   Il cor mi sento
 saltar in petto.
 Che bel diletto!
 Non posso più. (Ridendo)
 
 Fine dell’atto secondo