Bertoldino e Cacasenno Bertoldo, Venezia, Fenzo, 1749

Vignetta Frontespizio
 SCENA III
 
 RE, REGINA
 
 Regina
 Udiste? La germana
 più di me vi conosce. Io non vorrei...
1240Basta, già m’intendete.
 Re
 E ancor gelosa siete?
 Non giuraste testé, mia cara sposa,
 scacciar la gelosia?
 Regina
                                     Non son gelosa.
 Re
 Di che dunque temer?
 Regina
                                            Non so.
 Re
                                                            Vedete
1245quanto in error voi siete.
 Se Menghina da me franco allontano,
 ch’arda per lei voi paventate invano.
 Regina
 Ma la fiamma vicina
 riaccendere si può.
 Re
                                      Dunque...
 Regina
                                                           Partiamo;
1250alla reggia torniamo;
 allor sarò contenta,
 allor certa sarò del vostro affetto.
 Promettete partir?
 Re
                                     Sì, vel prometto.
 Regina
 Ora son io felice,
1255il cor di più non brama,
 quando lo sposo mio costante mi ama.
 
    Non si dà maggior diletto
 d’un costante amor sincero.
 Sempre fida al caro oggetto
1260serberò l’amor primiero,
 la costanza del mio cor.
 
    Ed amore per mercede
 della mia sincera fede
 farà sì che il mio tesoro
1265dia ristoro al mio dolor.