Il festino, Parma, Monti, 1757

Vignetta Frontespizio
 MUTAZIONI DI SCENE
 
    Che sono di nuovo ritrovate e disegnate dal signor Francesco Grassi parmigiano, architetto teatrale di sua altezza reale.
    Nell’atto primo: camera in casa del conte; camera in casa di madama Doralice.
    Nell’atto secondo: ritorna la camera di madama Doralice; bottega da caffè con sedili.
    Nell’atto terzo: antisala in casa del conte che introduce alla sala con lumi accesi; sala per il ballo magnificamente adorna ed illuminata.
    La scena si rappresenta in Venezia. La poesia è del signor avvocato Carlo Goldoni, poeta di sua altezza reale. La musica del signor Antonio Ferradini, maestro di cappella napolitano. Li balli, che verranno eseguiti dalla compagnia de’ ballarini francesi all’attuale servigio di sua altezza reale, saranno d’invenzione di monsieur Delisle, direttore della medesima compagnia.