Bertoldino e Cacasenno Bertoldo, Venezia, Fenzo, 1749

Vignetta Frontespizio
 SCENA PRIMA
 
 Camera del re con sedie.
 
 RE, REGINA, AURELIA, ERMINIO
 
 Regina
 Sposo e signor, questo piacer vi chiedo,
 rimandate costoro
1200tutti alle case loro.
 È troppo impertinente
 questa rustica gente, a noi vicina.
 Io non posso soffrir quella Menghina.
 Re
 (Già comprendo il perché).
 Aurelia
                                                    Non sembra giusto
1205che donna vil, di rustico natale,
 sia veduta occupar stanza reale.
 Erminio
 (L’intendete signor?) (Piano al re)
 Re
                                           (Son ambe oppresse
 dal medesimo mal). Sposa, germana,
 consolate sarete;
1210oggi tornar vedrete
 questa gente che a voi reca disaggio
 lungi da queste soglie al lor villaggio.
 Itene, Erminio, e i preparati doni
 fate quivi recar; poscia guidate
1215a me, senza bisbiglio,
 Bertoldo, Bertoldin, la moglie e il figlio.
 Erminio
 Il vostro cenno ad essequir non tardo.
 (Han queste donne avvelenato il guardo).
 
    So che chi fido ha il core
1220teme un rivale amore.
 So che l’amante sposa
 sempre suol dubitar.
 
    Ma quel timor geloso
 che turba il suo riposo
1225da sé femmina accorta
 alfin dovria scacciar.