La ritornata di Londra, Venezia, Geremia, 1756

Vignetta Frontespizio
 SCENA VI
 
 Camera in casa del conte.
 
 Il CONTE RIDOLFINO e la CONTESSA sua sorella
 
 la Contessa
 Che diavolo faceste
 a ricevere in casa un tal imbroglio?
 Conte
135Il conte dell’Orsoglio
 me l’ha raccomandata.
 Di Londra ritornata,
 continuerà sino a Bologna il viaggio.
 Qui in Milano non è che di passaggio.
 la Contessa
140Ha tanta roba seco,
 ha tanti servitori;
 averà guadagnato dei tesori.
 Conte
 Certamente, mi scrivono
 che in virtù, che in bravura
145madama Petronilla
 è un portento e un incanto.
 la Contessa
 Ma tal fortuna ha fatto poi col canto?
 Conte
 Come pensate dunque
 l’abbia potuta far?
 la Contessa
                                     Come tant’altre
150che fatte ricche in Inghilterra intesi
 colla conversazione degl’inglesi.
 Conte
 Possibil che voi donne,
 quasi per un costume universale,
 non vogliate cessar di pensar male?
 la Contessa
155E voi col pensar bene,
 e voi sempre volete
 essere quel babbeo che stato siete?
 Conte
 Più rispetto contessa ad un germano.
 Dentro di queste porte
160il padrone son io
 né si parla così con un par mio.
 
    Dell’amor non vi abusate
 che per voi nutrisco in seno.
 Quell’orgoglio almen frenate
165che può farvi disamar.
 
    Imputar non mi potete
 poco amor, poco rispetto,
 ma indiscreta allor che siete
 son costretto a minacciar. (Parte)