Bertoldino e Cacasenno Bertoldo, Venezia, Fenzo, 1749

Vignetta Frontespizio
 SCENA XVII
 
 Camera.
 
 BERTOLDO travestito con carricatura da corte con naso finto, poi MENGHINA
 
 Bertoldo
 Affé che l’ho trovata;
 la burla è ben pensata.
 Con questo finto naso
 non mi conoscerà Menghina al certo.
1115E vestito così mi crederà
 qualche gran cavalier della città.
 Procurerò star ritto più ch’io posso.
 S’ella di notte a scuro mi ha burlato,
 io mi sarò di giorno vendicato;
1120ma eccola che viene;
 se voglio vendicarmi,
 a far da giovinotto ho da forzarmi.
 Menghina
 Ah ah mi vien da ridere
 quando ci penso ancora... (Bertoldo la saluta)
1125A me questo, signor? Troppo mi onora.
 Oh oh non tanti inchini.
 Anzi lei, anzi lei, mi meraviglio.
 (Parmi questo signor di me invaghito).
 Bertoldo
 (La buona donna accetteria il partito).
 Menghina
1130Ma chi è lei mio signore?
 Bertoldo
 Un vostro servidore. (Alterando la voce)
 Menghina
 Anzi mio gran padrone.
 Bertoldo
 Sono un adorator del vostro bello.
 Menghina
 Eh lei mi burla.
 Bertoldo
                                No, vi dico il vero.
 Menghina
1135Giuratelo, signor.
 Bertoldo
                                   Da cavaliero.
 Menghina
 Io non v’ho più veduto.
 Bertoldo
 Per voi son qui venuto.
 Menghina
 Ma da me che volete?
 Bertoldo
 Cara, quel che vogl’io voi lo saprete.
 Menghina
1140(Costui mi va tentando).
 Bertoldo
 (La scaltra va cascando).
 Menghina
 Ma io son maritata.
 Bertoldo
 Senza malizia amar credo si possa.
 Non mi fate languire.
 Menghina
                                          Io vengo rossa.