La cascina, Venezia, Geremia, 1756

Vignetta Frontespizio
 SCENA V
 
 La LENA e detti
 
 Lena
 Oh signora...
 Lavinia
                           Che hai? Sei adirata?
 Lena
1215Certo son disperata.
 Lavinia
 Perché?
 Lena
                  Perché il briccone
 di Pippo disgraziato
 coll’Elisa è impegnato; e mi ha promesso
 e poi, meschina, mi abbandona adesso.
 Lavinia
1220Mi dispiace davver.
 Lena
                                       Son sassinata.
 il Conte
 Ecco un’altra Didone abbandonata.
 Lena
 Se potessi di lui
 vendicarmi, il farei.
 Quasi quasi direi...
 Lavinia
                                      Parla.
 Lena
                                                   La mano...
1225se la volesse... e il core...
 io darei... sì davvero... a quel pastore. (Accenna Silvio)
 il Conte
 Veggo che vi dispiace il restar sola.
 Ma questo qui non fa per voi, figliuola.
 Lavinia
 Sotto di quelle spoglie
1230vi è un cavalier compito.
 Costanzo ha nome e sarà mio marito.
 il Conte
 Sarà? Dunque non è.
 S’egli non è, signora,
 posso i miei torti vendicare ancora.
 Costanzo
1235Vendicateli pure,
 se avete core in petto.
 Fuori di queste stanze andiam, vi aspetto. (Parte)