La cascina, Venezia, Geremia, 1756

Vignetta Frontespizio
 ATTO TERZO
 
 SCENA PRIMA
 
 Camera in casa di Lavinia.
 
 La CECCA e BERTO colla chitarra
 
 Cecca
 Tu sei davver davvero
 peggio assai d’un ragazzo;
 tu fai per l’allegria cose da pazzo.
 Berto
1120Quand’ho ben lavorato,
 quando mi son spicciato
 dalle faccende mie
 per la testa non vuo’ malinconie.
 Cecca
 Ora pensar dovresti
1125al nostro matrimonio.
 Berto
                                           E non ci penso?
 Eccomi qui dalla padrona apposta
 per concluder le nozze adesso adesso.
 Cecca
 E vieni qui colla chitarra appresso?
 Berto
 Saputo ho che la Lena
1130ha cantato testé col chitarrino.
 Voglio cantar anch’io.
 Cecca
                                          Eh malandrino,
 alla povera Lena
 l’hai fatta brutta.
 Berto
                                  Si sa che ho burlato
 e con Pippo di già mi son scolpato.
 Cecca
1135La Lena non sa niente;
 poverina è furente, è disperata.
 Berto
 Or or da Pippo sarà consolata.
 Essi e noi questa sera
 s’abbiamo da sposare;
1140intanto i’ vuo’ cantare
 e fino che s’aspetta la padrona
 voglio dirti, Cecchina, una canzona.
 
    È tanto tempo che ti voglio bene
 ed ora te lo dico, vita mia,
1145e il cor che Cecca nello petto tiene
 amor comanda che di Berto sia.
 
    Cecca bella fammi un vezzetto,
 Cecca bella guardami un po’.
 Se nascondi a me quel visetto,
1150più la luce del sol non vedrò.
 
    Cecca bella, fammi un vezzetto,
 Cecca bella guardami un po’.