La cascina, Venezia, Geremia, 1756

Vignetta Frontespizio
 SCENA VII
 
 Camera in casa di Lavinia con tavola apparecchiata per dar la merenda ai pastori.
 
 La LENA, la CECCA, BERTO e due servitori
 
 Berto
 Pippo ancora non viene?
735Che vuol dir la tardanza?
 Cecca
 S’egli non ha creanza,
 suo danno; mangieremo
 noialtri in compagnia.
 Lena
 (Mi dispiace davver che non ci sia). (Da sé)
 Berto
740Facciam quel che volete;
 di mangiar, d’aspettar padrone siete.
 Cecca
 Lena, che dici? Vuoi che l’aspettiamo?
 Lena
 Che m’importa di lui?
 Cecca
                                            Dunque mangiamo.
 Berto
 A tavola, ragazze,
745godiam della padrona
 l’amor, la cortesia,
 principiamo a mangiar con allegria. (S’accosta alla tavola)
 Cecca
 Andiamo. (Alla Lena) D’appetito anch’io sto bene. (S’accosta alla tavola)
 Lena
 Eccomi. (Quel briccone ancor non viene). (Da sé. S’accosta alla tavola)
 Berto
750In questa stanza oscura
 non ci si vede niente.
 Ehi fateci il piacere,
 portate un lume; ci vogliam vedere. (Ad un servitore da cui vengono recati i lumi)
 Abbiamo caminato,
755abbiamo faticato
 e prima di mangiare
 un po’ la gola ci convien bagnare.
 Tenete, ragazzotte,
 bevere ci conviene
760alla salute di chi ci vuol bene. (Versa a ciascheduno un bicchier di vino)
 a tre
 
    Viva Bacco, autor del vino.
 Viva Amor ch’è un bel bambino,
 viva Bacco, viva Amor
 che consola il nostro cor.