La cascina, Venezia, Geremia, 1756

Vignetta Frontespizio
 SCENA IV
 
 COSTANZO e PIPPO
 
 Costanzo
 Grazie, superni dei, senza parlare
660m’ha capito Lavinia e se speranza
 hanno gli affetti miei,
 voglio scoprirmi a lei,
 chieder la man, chiedere il cuore in dono,
 che se povero i’ son, vile non sono.
 Pippo
665Silvio, perché non vieni?
 Non far che più alla lunga
 la compagnia ti attenda.
 Ci hanno qui preparato una merenda.
 Costanzo
 Vengo; tornar mi preme
670dalla signora mia... Ma il conte Ripoli
 ora sen vien. (Codesto mio rivale
 non lo posso soffrir). Senti; colui
 vuol far con tutte il bello,
 non lo lasciar entrar. Di già lo sai
675che colla Lena tua fece il grazioso.
 (Non lo lascierà entrar Pippo geloso). (Da sé)
 
    Se amor ti scalda il petto,
 se ti tormenta amor,
 di gelosia il sospetto
680fa’ che t’infiammi il cor.
 
    Non tollerar vicino
 l’aspetto di un rivale
 che il tuo fatal destino
 può peggiorare ancor. (Parte)