La cascina, Venezia, Geremia, 1756

Vignetta Frontespizio
 SCENA IV
 
 PIPPO, poi COSTANZO col nome di Silvio in abito di pastore
 
 Pippo
 Senti, senti crudel! Da me s’invola.
 Costanzo
 Pippo.
 Pippo
                Che cosa vuoi?
 Costanzo
                                             Una parola.
 Pippo
 Spicciati.
 Costanzo
                     La padrona
 sai tu dove si trovi?
 Pippo
                                       Io l’ho veduta
130sul margine del fonte
 starsi sedendo in compagnia del conte.
 Costanzo
 (Misero me!) (Da sé)
 Pippo
                             Vuoi altro?
 Costanzo
 Erano soli?
 Pippo
                        Soli.
 Costanzo
 (Fremo di gelosia). (Da sé)
 Pippo
135Addio.
 Costanzo
                Non mi lasciar.
 Pippo
                                              Voglio andar via.
 Costanzo
 Dimmi, nulla intendesti
 di ciò che ragionava
 la padrona con lui?
 Pippo
 Abbadar io non soglio ai fatti altrui.
140Lascio che ogniuno faccia;
 lascio che ogniuno goda. Oh Silvio mio,
 così fosse di me con chi dich’io.
 Costanzo
 Ma la padrona nostra
 vedova, sola e vaga,
145parmi che poco sappia il suo dovere,
 confidenza donando a un forastiere.
 Pippo
 Che importa a te?
 Costanzo
                                    Son del suo onor geloso.
 Pippo
 Io non ci penso
 né di lei né di te.
150Ho da pensar per me misero e gramo
 che non mi vuole amar quella ch’io amo.
 Costanzo
 Chi è colei che tu adori?
 Pippo
                                               È la più bella
 graziosa pastorella
 che mirare si possa al prato, al bosco.
155Non la conosci ancor?
 Costanzo
                                          Non la conosco.
 Pippo
 Ah s’io ti dico il nome
 della ninfa che adoro,
 in tua presenza io moro.
 Senti, m’ingegnerò
160di descriverla almen come potrò.
 
    Ha la mia ninfa
 due luci belle
 che paion stelle...
 Altro che stelle!
165Paion due soli
 e di più ancora,
 se dar si può.
 
    Fronte serena
 di grazie piena,
170più bel visino,
 più bel nasino,
 più belle rose,
 tant’altre cose
 che dir non so.
 
175   Un giorno spero
 che lo saprò.
 Per or ti dico
 quel che si può. (Parte)