La cantarina, Roma, Puccinelli, 1756

Assente nell'edizione Zatta Frontespizio
 MADAMA GELTRUDA e LORINO
 
 Madama
 
    Ve l’ho detto e il torno a dir;
 gelosia non vuo’ soffrir.
 
 Lorino
 
    Ve l’ho detto e lo dirò
 che resistere non so.
 
 Madama
 
5   Sarò vostra.
 
 Lorino
 
                            Tutto o niente.
 
 Madama
 
 Un trattare indifferente
 tolerare non si può.
 
 Lorino
 
 Non si può; madama no.
 
 Madama
 Eh che mi fate ridere.
10Cotesta gelosia
 chiamasi in Inghilterra una pazzia;
 anch’io gelosa un tempo
 fui degli amanti miei nel mio paese;
 ora tratto all’inglese;
15e da che in Londra a recitare andai
 di simil pregiudizio io mi spogliai.
 Lorino
 Bene; me ne rallegro.
 Ora che un’altra siete,
 dell’antico amor mio noia averete.
 Madama
20No, caro, son costante
 al mio primiero amante.
 Meco vi tenerò;
 e se saprete far vi sposerò.
 Lorino
 (Buono per me sarebbe.
25Averà della robba e le vuo’ bene!
 Qualche cosa soffrir dunque conviene). (Da sé)
 
 CASTAGNA e detti
 
 Castagna
 Con licenza, signori...
 Madama
                                          La creanza
 da chi avete imparata?
 Non si vien senza fare l’ambasciata.
 Castagna
30La prego perdonare.
 M’ho voluto sfiatare
 chiamando, richiamando...
 Madama
                                                    E ben, chi siete?
 Avvanzate, parlate ed esponete.
 Castagna
 Parlo, espongo e ragiono.
35Il servitore io sono
 del marchese di Capra. Egli mi manda
 a dire a lei che lui...
 mi potrebbe capire...
 la vorrebbe venir a riverire.
 Lorino
40Ditegli che or non puole. (A Castagna)
 Madama
                                                Eh, signor no, (A Lorino)
 dite al marchese che il riceverò. (A Castagna)
 Lorino
 (Almen quando ci sono
 abbiate carità). (Piano a madama)
 Madama
 (Eh, che non voglio usare inciviltà). (A Lorino)
45Ditegli che è padrone. (A Castagna)
 Castagna
                                            Sì signore
 sarà da lei or ora.
 È un signor ricco e se gli parlo io...
 Madama
 Via, portatevi ben.
 Castagna
                                     L’obbligo mio.
 Ma! Signora... madama... c’intendiamo,
50per me farò polito;
 ma una man lava l’altra...
 Madama
                                                 Eh, v’ho capito.
 Lorino
 Che cosa v’intendete
 con questa frase di lavar le mani?
 Ella non ha bisogno di mezzani.
 Madama
55Eh tacete. (A Lorino)
 Castagna
                       (Costui
 teme che usurpi a lui quel che gli va). (Da sé)
 Ehi, zitto, che potrem fare a metà. (A Lorino che mostra adirarsi)
 
    No, non andate in collera,
 che il mio dover farò. (A Lorino)
60Qua ve lo condurrò.
 Splendido riuscirà, (A madama)
 zitto per carità.
 
    No, non andate in collera,
 che si dividerà. (A Lorino)
65Avido troppo siete;
 tutto per voi volete?
 Vivere e lasciar vivere
 vuole l’urbanità. (Parte)
 
 Lorino
 E doverò soffrire
70trattamento sì turpe e sì villano?
 Madama
 Che cosa fu?
 Lorino
                          Mi ha dato del mezzano.
 Voglio andar via.
 Madama
                                  Vi prego di restare.
 Lorino
 Che figura ho da fare?
 Marito? Non lo sono e non conviene.
75Amante? Non va bene.
 Servitor? Non vorrei che mi credesse
 o che mi supponesse
 qualcosa di più bello.
 Madama
 Fingere vi potete mio fratello.
80Quando così vi onoro,
 non è certo per voi picciol decoro.
 Lorino
 Non vorrei...
 Madama
                          State zitto.
 Se replicate più su quel ch’io dico,
 vi ripudio fratel, vi scaccio amico.
 Lorino
85Basta; non parlerò,
 a vedere starò quel che succede!
 Madama
 Viene il marchese; andate.
 Lorino
 Così mi discacciate?
 Madama
 Ritornarete poi.
 Lorino
90Per carità; mi raccomando a voi.
 
    Soffrirò fin certo segno;
 ma star saldo non m’impegno,
 se mi veggo a trappolar.
 
    Ah madama, gioia mia,
95non mi date gelosia,
 non mi fate disperar.
 
    Quegli occhietti graziosetti
 m’hanno fatto innamorar. (Parte)
 
 Madama
 Povero giovinetto!
100Per dirla è graziosetto.
 Mi piace; e un giorno lo vogl’io sposare;
 ma una donna mia pari ha da trattare.
 Ecco il signor marchese;
 voglio trattarlo alla maniera inglese.
 
 Il MARCHESE e detta
 
 il Marchese
105Servitor di madama.
 Madama
 Serva, serva umilissima. (Inchinandosi)
 il Marchese
 Servitor divoto.
 Madama
                                Ossequiosissima. (Inchinandosi sempre più)
 il Marchese
 Perdoni...
 Madama
                     Mi fa grazia...
 il Marchese
 Se vengo...
 Madama
                       Obbligatissima.
 il Marchese
110All’onor di servirla...
 Madama
                                        Ossequiosissima. (Sempre inchinandosi)
 Vuol seder?
 il Marchese
                         Farà grazia.
 Madama
                                                 In altra stanza
 più calda andrem, se si compiace.
 il Marchese
                                                                Oibò;
 caldo è ancor questo loco.
 Dov’è madama, vi è per tutto il foco.
 Madama
115Scherza colla sua serva,
 scherza il signor marchese gentilissimo. (S’inchina)
 il Marchese
 Servitor umilissimo. (S’inchina)
 Madama
                                          Si degna
 di ber la cioccolata?
 il Marchese
 Madama è sì garbata
120che non so ricusare.
 Madama
                                       Mi dispiace
 che non sarà da paro suo di lei.
 il Marchese
 Quel che vien da madama
 è sempre perfettissimo.
 Madama
 Troppa bontà. (S’inchina)
 il Marchese
                              Servitor umilissimo. (S’inchina)
 Madama
125Ehi, paggio. Da sedere. (Al paggio. Il paggio porta due sedie, il marchese dà la dritta a madama)
 Troppo, troppo mi onora
 marchese compitissimo.
 Se vuol così. (Inchinandosi siede)
 il Marchese
                           Servitor umilissimo. (S’inchina e siede)
 Madama
 È molto ch’è in Bologna,
130dica signor marchese?
 il Marchese
 Sarà all’incirca un mese.
 Per vedere il migliore,
 giro l’Italia in questo luogo, in quello;
 e d’Italia ho veduto oggi il più bello.
 Madama
135Scherza.
 il Marchese
                   Dico davvero.
 Madama
                                              Molto tempo
 si fermerà da noi?
 il Marchese
 Sino ch’io viva io restarei con voi.
 Madama
 Ha moglie?
 il Marchese
                         No madama.
 Madama
 È libero, signore?
 il Marchese
140Ho libera la man ma non il cuore.
 Madama
 E chi mai l’ha legato?
 il Marchese
                                          Il vostro viso
 ameno, gentilissimo.
 Madama
 Troppo onore, signor. (S’inchina)
 il Marchese
                                           Servo umilissimo.
 Madama
 Quando vuol favorir, signor marchese
145sarà sempre padrone
 d’una sua serva.
 il Marchese
                                 Sarà frequentata
 la casa di madama.
 Madama
                                      Non signore;
 non ci vien mai nessuno.
 il Marchese
 (Principio a creder meno). (Da sé)
 Madama
                                                    Se voluto
150avessi in casa mia conversazione,
 abbenché senza merto
 avrei la prima nobiltà.
 il Marchese
                                            Sì certo.
 Madama
 S’ella sapesse esibizion che ho avute?
 il Marchese
 Sì, giustamente.
 Madama
                                 M’han voluto dare
155diamanti grossi come noci. Io no;
 regali non ne vuo’.
 il Marchese
                                     Brava davvero.
 Madama
 Posso farle vedere
 quattro o cinque scritture
 tutte matrimoniali
160con signori di rango principali.
 il Marchese
 Quattro o cinque?
 Madama
                                    Sicuro.
 Ma io non me ne curo,
 ancor non ho trovato
 chi sappia agli occhi miei rendersi grato.
 il Marchese
165Dunque nel vostro cuore
 sperare io non potrei.
 Madama
 Niuno lo può sperar meglio di lei.
 il Marchese
 Se tale onore avessi,
 sarei fortunatissimo.
 Madama
170Sono a’ comandi suoi. (Inchinandosi)
 il Marchese
                                            Servo umilissimo.
 Madama
 (Eh si va innamorando a quel ch’io vedo). (Da sé)
 il Marchese
 (Mi piace, a dir il ver, ma non le credo). (Da sé)
 Madama
 (Allettarlo mi giova). (Da sé)
 il Marchese
 (Voglio, se mi vuol ben, darle una prova). (Da sé)
175Se non credessi offendervi
 madama, vi offrirei
 questo picciolo anello.
 Madama
 Grazie, signor marchese; oh com’è bello!
 il Marchese
 Ma se ne ricusaste
180de’ grossi come noci, io non ardisco...
 Madama
 E pur dalle sue mani io lo gradisco.
 il Marchese
 Obbligato, madama. (S’alzano)
 Per ora non ve lo do;
 presto ritornerò con un migliore.
185(Voglio prima scoprire il di lei cuore). (Da sé)
 
    Voi meritate, o bella,
 dono che sia maggior.
 Spero di farmi onor;
 voi lo vedrete un dì.
190L’anel vi porterò,
 ritornerò sì sì.
 
    Caro mio bene;
 non vi conviene
 questo no no.
195Non dubitate,
 ritornerò. (Parte)
 
 Madama
 Tornerà, porterà; ma non saprei...
 Più contenta sarei
 d’averlo nelle mani.
200Si potrebbe pentir da qui a domani.
 Lorino
 Finalmente è partito.
 Madama
                                          E lungamente
 non potete già dir che ci sia stato.
 Lorino
 Vorrei che prima se ne fosse andato.
 Madama
 Volea darmi un anello.
 Lorino
                                            Eh l’ho veduto.
 Madama
205E per vostra cagion non l’ho voluto.
 Lorino
 Per me?
 Madama
                   Certo per voi; perché non dite
 e non facciate poi meco una lite.
 Lorino
 Però ve l’ha provato.
 Madama
                                        Eh, che c’è male?
 Ha detto ed ha voluto far la prova,
210che un ditin come il mio non si ritrova. (Viene il paggio colla cioccolata)
 Lorino
 Per me la cioccolata? (A madama)
 Madama
                                          Oh non signore.
 Lorino
 S’altri non c’è, possiamo
 beverla in compagnia.
 Madama
 Eh si può risparmiar. Portate via. (Al paggio che va via)
 Lorino
215Poco o nulla m’importa
 di ber la cioccolata
 ma veggio che con me siete un’ingrata.
 Madama
 No, che vi voglio bene
 ma se lo stato vostro
220fa sì che a me non ne possiate dare,
 aiutatemi almen a risparmiare.
 Lorino
 Sempre per me non anderà così.
 Verrà, verrà quel dì
 che ricca forse potrò farvi ancora.
 Madama
225Io v’amo adesso e vi amerò più allora;
 e sarà tutta vostra
 se il ciel così destina
 la grazia di madama cantarina.
 
    Questo volto, questa mano,
230che ciascun sospira invano,
 sol per voi si serberà.
 
    Ma facciamo patti chiari;
 come stiamo di denari?
 Siete senza? Via di qua.
 
235   «Ne averò,
 far potrò,
 spenderò,
 donerò».
 
    Il presente mi consola,
240il futuro, signor no.
 
    Se ne avrete, mio sarete;
 ma frattanto che ci fa?
 Con pazienza, con prudenza
 tollerar vi converrà. (Parte)
 
 Lorino
245Povero galantuomo
 che mi tocca soffrir? Soffrir conviene
 per la ragione che le voglio bene;
 e poi per dir il vero
 lontano da mio padre,
250s’ella non mi aiutasse,
 non so de’ fatti miei come l’andasse.
 Chi è costui che ora viene?
 In questa casa sempre gente nuova;
 ed aperta la porta ogniun ritrova.
 
 Il MARCHESE travestito alla militare con baffi, affettando il tedesco italianato
 
 il Marchese
255Pongiorne galantome.
 Lorino
                                           Riverisco.
 il Marchese
 State madama in casa?
 Lorino
                                             Non signore.
 (Se gli dico di no, se n’anderà). (Da sé)
 il Marchese
 (Costui non mi vuol dir la verità!) (Da sé)
 Mi dir dove madama star andata.
 Lorino
260Io non lo so, padrone.
 il Marchese
 Tar Taifle? Doperar per mio bastone.
 Lorino
 (Ora sto ben). Se non lo so davvero.
 il Marchese
 Mi dir, vostra madama
 star padrona di voi?
 Lorino
                                        No, mio signore;
265io non son servitore.
 il Marchese
 Star marito?
 Lorino
                           Né meno.
 il Marchese
 Star amante di lei? Mi dir star quello?
 Lorino
 Stare, signore mio, star suo fratello.
 il Marchese
 Fratello? Qui venir.
 Lorino
270Cosa volete dir?
 il Marchese
                                Se voi parlate
 sorella parte mia
 foler ie regalar per cortesia.
 Lorino
 Grazie, bene obbligato.
 Non sono accostumato
275col grado ch’io sostegno di germano
 alla sorella mia fare il mezzano.
 il Marchese
 Che mezzano? Che dir?
 Io non intender niente.
 Star pricconata questa;
280e foler mi pacar con tagliar testa.
 Lorino
 Aiuto, c’è nessuno?
 
 MADAMA e detti
 
 Madama
 Cos’è questo rumore?
 Lorino
 Guardate quel signore;
 mi ha mezzo spiritato.
 il Marchese
285Star, madama, per voi, star disarmato.
 Madama
 E chi è lei mio signore?
 il Marchese
 Star barone tedesco,
 star ricca baronia,
 star generale de cavalleria.
 Madama
290Eccellenza, mi scusi;
 serva sua riverente.
 il Marchese
 Graziosa! Che foler? (Voltandosi a Lorino che lo guarda)
 Lorino
                                         Non voler niente. (Con timore)
 il Marchese
 (Ora faccio di lei l’esperimento). (Da sé)
 Madama
 (Molto c’è da sperare). (Da sé)
 Lorino
                                             (Oh che spavento). (Da sé)
 il Marchese
 
295   Ie madame star fenuto
 perché fiso aver feduto
 che me fatto innamorar.
 
 Madama
 
    Obligata a lei signore
 della grazia, dell’onore
300che si degna a me di far.
 
 Lorino
 
    Ah vorrei che andasse via,
 fra timore e gelosia
 son vicino a delirar.
 
 il Marchese
 
    Casa vostra molta gente.
 
 Madama
 
305Oh signor non v’è nessuno.
 
 Lorino
 
 Mia sorella non riceve.
 
 il Marchese
 
 Che foler?
 
 Lorino
 
                      Non voler niente.
 
 il Marchese
 
 Da madama io fenirei.
 
 Madama
 
 Sarà solo, solo lei.
 
 Lorino
 
310Non vi state ad impegnar.
 
 il Marchese
 
 Che tu dir? (A Lorino irato)
 
 Lorino
 
                         Io non parlar. (Con timore)
 
 il Marchese
 
    Io foler donar anello. (A madama mostrandole un anello)
 
 Madama
 
 Com’è bello! (Osservandolo)
 
 Lorino
 
 Non lo stare ad accettar. (A madama di lontano con cenni dietro al marchese)
 
 il Marchese
 
315Che tu dir? (A Lorino irato)
 
 Lorino
 
                         Io non parlar. (Con timore)
 
 il Marchese
 
    (L’ho provata, signorsì,
 che con tutti fa così). (Da sé)
 
 Madama
 
    (Se il marchese tornerà,
 quello ancor si piglierà). (Da sé)
 
 Lorino
 
320   (Io parlare non potrò
 perché anelli non ne ho!) (Da sé)
 
 a tre
 
    Sto a vedere con piacere
 quel che alfin succederà.
 
 Madama
 
    Quell’anello ha destinato... (Al marchese)
 
 il Marchese
 
325Per madama star portato
 ma saputo che marchese
 a madama dar più bello.
 
 Madama
 
 Non signor, non voglio quello;
 questo sol m’aggradirà.
 
 Lorino
 
330   Mia sorella non è quella
 che accostumi far così. (Alto al marchese)
 
 il Marchese
 
 Tu star zitto. (A Lorino con collera)
 
 Lorino
 
                           Signorsì. (Tremando)
 
 il Marchese
 
    Vorrei dar... Ma dar non posso.
 Portar altro bello grosso;
335no star degno questo qua.
 
 Madama
 
 Ah mi piace in verità.
 
 Lorino
 
 No star bello.
 
 il Marchese
 
                           Zitto star. (Come sopra)
 
 Lorino
 
 Sì signore, non parlar.
 
 il Marchese
 
    Di madama bella mano
340ie folere almen baciar.
 
 Madama
 
 La mia man vuol onorar? (Gli dà la mano)
 
 Lorino
 
 Non lo posso sopportar. (Sdegnato)
 
 il Marchese
 
    Ah tar Taifle! Pist ai Nor. (Contro Lorino irato)
 
 Lorino
 
 Sì signor. (Tremando)
 
 il Marchese
 
345Ah main Ssoz di tutto cor. (A madama amoroso)
 
 Madama
 
 Obbligata dell’onor.
 
 il Marchese
 
 Bell’occhietto innamorar.
 
 Madama
 
 Ma la prego di tornar.
 
 Lorino
 
 Non lo posso sopportar. (Come sopra)
 
 il Marchese
 
350   Pist ai Nor. (A Lorino, come sopra)
 
 Lorino
 
                            Sì signor.
 
 il Marchese
 
 Ah main Ssoz. (A madama)
 
 Madama
 
                              Di buon cor. (Al marchese)
 
 il Marchese, Madama a due
 
    Io mi sento dal contento
 nel mio petto giubbilar.
 
 Lorino
 
 Non lo posso sopportar.
 
 Fine della prima parte