Il matrimonio discorde, Roma, Puccinelli, 1756

Assente nell'edizione Zatta Frontespizio
 Eccellenza,
    gareggiano le virtù e le grazie di rendere sempre mai glorioso il nome sì rispettabile di vostra eccellenza da cui elleno stesse, a comun bene impiegate, ornamento ne traggono e splendore. Meraviglia perciò non rechi, se noi cui noti pur sono i pregi singolarissimi dell’eccellenza vostra, a seconda del nostro ossequio e del genio del pubblico, da tanta sua benignità incoraggiti, le umiliamo quanto contiensi in questi fogli e in su le nostre scene si rappresenta. Malagevole cosa è certamente rinvenire un’offerta al merito sublime di vostra eccellenza più acconcia di questa che per esser appunto tenuissima esalta la generosità dell’animo suo e fa risplendere unita alla sua grandezza quella rara modestia ch’è tutta propria di lei. Non è qui pensier nostro di porre in fronte i nobilissimi titoli, i privilegi non ordinari, le gentilizie insegne e molto meno i feudi in buon numero, onde vanno meritamente nelle varie giurisdizioni e terre di lor dominio adorni ambedue i casati dell’eccellenza vostra, perocché i soli nomi Albani e Chigi, de’ quali tanto risuonano le storie antiche e moderne e per cui con ragione liete e fastose ne sono Toscana e Roma, il credito che n’ebber sempre e vieppiù ne conservano i sovrani d’Europa, l’amore, stima e rispetto con cui andranno in ogni tempo distinti nella città reina del mondo non v’ha chi nol sappia, sia egli ancor d’oltremonte. Queste che pur sarebbono degne lodi dell’eccellenza vostra non le soffre la bontà sua e molto meno quelle che solo in particolare alla veneratissima sua persona si converrebbono. Per non demeritare a tal fine con la trasgressione de’ suoi espressi voleri il possente patrocinio di vostra eccellenza, che imploriamo per noi e per le nostre recite, restaci solo di supplicarla a degnarsi onorarle di sua presenza, non potendo riuscire che aggradevole a tutti, qualora incontrino somigliante fortuna, mentre con tal fiducia all’eccellenza vostra c’inchiniamo profondamente, di vostra eccellenza umilissimi, devotissimi, obligatissimi servidori.
 
    Gl’interessati