Bertoldino e Cacasenno Bertoldo, Venezia, Fenzo, 1749

Vignetta Frontespizio
 SCENA IV
 
 RE, ERMINIO, MENGHINA, poi REGINA e AURELIA
 
 Re
 Quanto è pazzo costui!
 Erminio
                                            Quant’è ignorante!
 Menghina
 E pur con tutti li diffetti suoi
 mi piace più di voi.
 Re
 Perché, bell’idol mio?
 Menghina
705Intendami chi può, che m’intend’io.
 Re
 Sarò per voi fedele.
 Erminio
 Per voi sarò amoroso.
 Regina
 Mi rallegro con voi, signore sposo.
 Aurelia
 Bravo, signor consorte.
 Re
710Sentite...
 Erminio
                    Non credete...
 Regina
 Non parlate, infedele.
 Aurelia
                                          Empio, tacete.
 Menghina
 Cos’han queste signore
 che sembran sì stizzose?
 Erminio
 Sono le nostre spose e voi vedendo
715con noi parlare unita,
 l’una l’altra di voi s’è ingelosita.
 Menghina
 Oh oh, rider mi fate.
 No no, non dubitate,
 vi lascio i vostri sposi
720sì belli e sì graziosi. Io di marito
 non patisco appettito;
 uno ne ho che fa le parti sue
 e non lo cangierei con tutti due.
 
    Se di me gelose siete,
725la sbagliate in verità;
 che m’incanti non credete
 la ricchezza o la beltà.
 Vi vuol altro la ran lela,
 vi vuol altro la ran la.
 
730   Un marito mi ho cercato
 tutto pieno di bontà,
 l’ho trovato e son contenta
 della sua semplicità.