La diavolessa, Venezia, Geremia, 1755

Vignetta Frontespizio
 SCENA V
 
 DORINA, GIANNINO e GHIANDINA
 
 Ghiandina
1295Tant’è, signori miei, scoperti siete,
 andarvene dovrete e forse in pena
 della vostra malizia
 render conto dovrete alla giustizia.
 Giannino
 Io non so che vi dite.
 Dorina
                                         Io non so nulla.
 Ghiandina
1300Che innocente fanciulla! (A Dorina)
 Che giovane dabbene! (A Giannino)
 Da ridere mi viene. Il signor conte,
 la signora contessa.
 Il diavolone con la diavolessa!
1305Il povero padrone assassinato,
 rubato, bastonato,
 tutto vidi dall’uscio di cantina.
 Giannino
 Abbiateci pietà, cara Ghiandina.
 Dorina
 Falco n’è la cagione.
 Ghiandina
1310Lo so che quel briccone l’ha ingannato;
 ma sarà, come merta, castigato.
 Dorina
 Ma voi, come c’entrate?
 Ghiandina
                                              Ci ho da entrare
 più assai che non credete,
 poiché, se nol sapete,
1315per serva sono entrata in queste porte
 ma del padrone diverrò consorte.
 
    Sì, signori, così è,
 il padron mi sposerà.
 Il padrone premierà
1320il mio amore e la mia fé.
 E voialtri cabaloni,
 che faceste gli stregoni,
 partirete via di qua.
 
    Il briccone diavolone,
1325la contessa diavolessa
 al padron la pagherà. (Parte)