Bertoldino e Cacasenno Bertoldo, Venezia, Fenzo, 1749

Vignetta Frontespizio
 SCENA II
 
 MENGHINA vestita da cittadina e detti
 
 Menghina
 
    Largo, largo alla signora,
 chi m’inchina? Chi mi onora?
610Gente bassa via di qua
 ah, ah, ah, ah, ah, ah, ah. (Ride)
 
 Re
 Or sì che la bellezza
 tutta risplende in voi.
 Menghina
 Lo sapiamo anche noi.
 Erminio
615Di voi più bel sembiante
 si cercherebbe invano.
 Menghina
 Baciatemi la mano.
 Erminio
                                      Volentieri.
 Re
 E di fare lo stesso io non ricuso.
 Menghina
 Lo so, lo so; tal complimento è in uso.
 Re
620Ma voi state assai bene.
 Menghina
 E pur non son contenta;
 quest’abito non è fatto alla moda;
 ha poca, ha poca coda,
 tutto mi sembra stretto.
625Che busto maledetto!
 Non so come si possa
 per bella comparir rompersi l’ossa.
 Erminio
 E pur dice il proverbio:
 chi bella vuol parere
630la pelle ha da dolere.
 Menghina
                                        Ed io vi dico:
 chi è brutta di natura
 farsi bella con arte invan procura.
 Re
 Ma voi, che bella siete,
 così più risplendete.
 Menghina
                                        Obligatissima.
635Burlar lei si compiace. (Ironica)
 Lei m’adula, signor, e pur mi piace.
 Erminio
 Più rispetto col re.
 Menghina
                                    Fra genti grande
 non passa differenza
 e si tratta fra noi con confidenza.
 Re
640Brava, così mi piace.
 Erminio
 Siete molto vivace.
 Re
 Ho per voi dell’amore.
 Erminio
                                            Io del rispetto.
 Menghina
 Lasciate ch’ambidue vi stringa al petto.