Le nozze, Venezia, Zatta, 1797

 SCENA VII
 
 LIVIETTA, poi MASOTTO
 
 Livietta
 Certo, per dir il vero,
 non mi dispiacerebbe; ma se sposa
 Dorina? E chi lo sa? Titta e Mingone
1010hanno egualmente le speranze sue
 e resterà burlato uno dei due.
 E allor mi degnerei
 di sposar un che fosse rifiutato?
 Mi degnerei di soggettarmi ad esso?
1015E perché no? Così venisse adesso.
 Masotto
 Acciò non ritorniate
 a farmi un altro scherzo per vendetta,
 vengo a dirvi, Livietta,
 che Dorina si sposa immantinente.
 Livietta
1020E chi è lo sposo?
 Masotto
                                 Eccolo a voi presente.
 Livietta
 Come? Voi?
 Masotto
                          Sì, son io
 lo sposo fortunato
 che fra i due litiganti ha guadagnato.
 Livietta
 E i padroni?
 Masotto
                          I padroni
1025m’hanno in questo momento
 assicurato il lor consentimento.
 Si faranno le nozze in questa sera.
 Livietta
 Questa sera si fan?
 Masotto
                                      Così si spera.
 Livietta
 E Titta?
 Masotto
                  Sarà vostro, se volete.
 Livietta
1030Vorrei... e non vorrei...
 Masotto
                                            Che dubitate?
 Livietta
 Un rifiuto sposar?...
 Masotto
                                       Non gli abbadate.
 Se vi piace, pigliatelo, figliuola.
 Livietta
 Dunque lo piglierò per non star sola.
 Ma Titta lo vorrà?
 Masotto
                                    Sì, certamente;
1035fidatevi di me; vostro Cupido
 oggi Titta sarà.
 Livietta
                              Di voi mi fido.