Le nozze, Venezia, Zatta, 1797

 SCENA XVII
 
 MASOTTO con lume, il CONTE e la CONTESSA e detti
 
 Masotto
780Vengano i miei padroni
 e vedan due bricconi
 che a gara in questa sera
 volevano rapir la cameriera.
 Conte
 Tu, scellerato, me la pagherai. (A Mingone)
 Contessa
785Tu esente dal castigo non andrai. (A Titta)
 Conte
 Ne parlarem domani; e voi frattanto
 fate che sieno ben chiuse le porte. (A Masotto)
 Mingone
 Io, signor, non so niente. (Al conte)
 Titta
 Per me sono innocente. (Alla contessa)
 Contessa
790Che facevi tu qui? (A Titta)
 Conte
                                     Tu, che facevi? (A Mingone)
 Mingone
 Per difender Dorina io son venuto.
 Titta
 Ed io venni per te solo in aiuto.
 Masotto
 Son bricconi ambidue; lor non credete.
 Conte
 Lo vedrete doman. (Parte)
 Contessa
                                      Doman vedrete. (Parte)
 Mingone
 
795   Son restato un insensato
 che difendersi non sa.
 
 Titta
 
    Per far bene ho fatto male;
 non so dir cosa sarà.
 
 Livietta
 
    Mi dà spasso e mi diletta
800questa bella novità.
 
 Dorina, Masotto a due
 
    Il timore dal mio seno
 a bel bello se ne va.
 
 Mingone
 
    Cospetton, cospettonaccio!
 
 Masotto, Titta a due
 
 Ehi non fate qui il bravaccio,
805che risposto vi sarà.
 
 Dorina, Livietta a due
 
    Deh non fate, non bravate,
 che il bravar tremar mi fa.
 
 Mingone
 
    Chi era quel che con Dorina?...
 
 Titta
 
 Chi l’avea per la manina?...
 
 Masotto
 
810Un di voi.
 
 Mingone, Titta a due
 
                      No, non è vero.
 
 Livietta
 
 Io lo so ma nol vuo’ dire.
 
 Dorina
 
 Non lo dite, in carità.
 
 Mingone
 
    Se non si dice, ah cospettone!
 
 Titta
 
 Se non si parla, ah sanguenone!
 
 Dorina, Livietta a due
 
815   Ah mi vien male. (Tutte due mostrano di svenire. Mingone e Titta vogliono soccorrere le donne e Masotto gli scaccia)
 
 Masotto
 
                                       Animalacci,
 brutti mostacci, fatevi in là.
 
 Mingone
 
    Tutto per voi? (A Masotto)
 
 Titta
 
 Niente per noi? (A Masotto)
 
 Masotto
 
 Così si fa. (Le donne rivengono)
 
 Dorina, Livietta a due
 
820   Il cielo vi rimeriti
 la vostra carità. (A Masotto)
 
 Mingone, Titta a due
 
    Cospetto!
 
 Dorina, Livietta a due
 
                        Ahi!
 
 Masotto
 
                                   Villanacci,
 andate via di qua.
 
 Masotto, Dorina a due
 
    Un certo non so che
825mi par sentire in me
 che giubilar mi fa.
 
 Mingone, Titta a due
 
    Che rabbia, che dispetto
 che sentomi nel petto,
 che delirar mi fa.
 
 Fine dell’atto secondo