Le nozze, Venezia, Zatta, 1797

 SCENA XIII
 
 Giardino in tempo di notte.
 
 MASOTTO e DORINA, poi LIVIETTA
 
 Masotto
 Dorina mia, s’imbrogliano le cose
 e per voi e per me. Sarebbe meglio,
735per terminare ogni difficoltà,
 che tutti due fuggissimo di qua.
 Dorina
 Fuggir non mi par cosa
 onesta e prudenziale.
 Masotto
 L’affare, se stiam qui, finirà male.
 Livietta
740(Sento gente. Al mio solito
 voglio un poco ascoltar). (Da sé in disparte)
 Dorina
                                               Dove pensate
 di volermi condurre?
 Masotto
                                          A casa mia.
 Troverete una zia,
 sorella di mio padre,
745che bisognando vi farà da madre.
 Dorina
 Quand’è così... Son quasi
 risolta di venire.
 Masotto
                                 Andiamo subito,
 prima che se n’accorgano.
 Livietta
                                                  (Bravissimi!
 Senza dir nulla a me voglion fuggire?
750Questo torto mi fan? S’han da pentire). (Da sé e parte)