Le nozze, Venezia, Zatta, 1797

 SCENA II
 
 MASOTTO e poi il CONTE
 
 Masotto
 Questo è un pochin d’imbroglio,
 regolarsi conviene con prudenza;
 non avrei mai creduto
470che Livietta sapesse i fatti miei.
 Nascosta si sarà fra queste porte.
 Oh queste donne sono pure accorte!
 Conte
 Ebben, Masotto, ebbene,
 che risposta mi date?
 Masotto
475Signor, non dubitate;
 vi prometto e vi giuro,
 Mingone non l’avrà, state sicuro.
 Conte
 Sarà dunque di Titta.
 Masotto
                                          Il suo rivale
 non l’avrà certo; a voi
480lascio tirar la conseguenza poi.
 Conte
 Che dirà la contessa?
 Masotto
                                         Questa volta
 non la supera al certo.
 Non fo per darmi merto.
 Forse Mingone l’averia sposata,
485s’io Dorina non avessi sconsigliata.
 Conte
 Masotto un dì vedrà
 quanto grato io gli sia.
 Masotto
                                           Vostra bontà.