Le nozze, Venezia, Zatta, 1797

 SCENA VIII
 
 Giardino.
 
 DORINA, poi MASOTTO, poi TITTA e MINGONE
 
 Dorina
 
295   È destin troppo infelice
 l’esser nata donna al mondo.
 Più ci penso mi confondo
 né mi so capacitar.
 
    Ah la donna poveretta
300viver deve ognor soggetta.
 Né mai pace può trovar.
 
 E pur per liberarmi
 da questa soggezione, in cui mi trovo,
 cerco di maritarmi
305e di me fare un sagrifizio nuovo.
 Due sono i pretendenti che mi vogliono
 ma tutti due m’imbrogliano;
 pare che m’offeriscono un tesoro
 ma contenta non son d’alcun di loro.
 Masotto
310(Ecco Dorina; or voglio
 la mia sorte tentar).
 Dorina
                                       Signor fattore,
 vi riverisco.
 Masotto
                         Addio, Dorina bella.
 Dorina
 Voi sbagliate, signor, non sono quella.
 Masotto
 Non siete voi Dorina?
315L’occhio non m’ingannò.
 Dorina
 Son Dorina, egli è ver, ma bella no.
 Masotto
 Della vostra modestia
 l’amabile virtù
 v’accresce adesso una beltà di più.
 Dorina
320Voi mi mortificate.
 Masotto
 E voi m’innamorate.
 E voi, Dorina mia...
 voi mi fareste far qualche pazzia.
 Dorina
 Signor, io non capisco...
 Masotto
325Ditemi un poco, è ver che in questo dì
 vi voglion maritare?
 Dorina
                                        Signorsì.
 Masotto
 È ver che al giardiniero
 o al servitor vi voglion dare?
 Dorina
                                                      È vero.
 Masotto
 Se un partito miglior vi proporrò,
330l’accetterete voi?
 Dorina
                                  E perché no?
 Masotto
 Per esempio, se io,
 che alfin sono un fattore,
 mi esebissi per voi?
 Dorina
                                        Oh mio signore!
 Masotto
 Schietto convien parlar, Dorina mia.
 Dorina
335Io non ho dote per vossignoria.
 Masotto
 Di dote non m’importa;
 son degli anni ch’io servo da fattore
 ed un fattor che ha un po’ di cognizione
 presto divien più ricco del padrone.
340Ditemi se vi piace,
 Dorina, il mio partito,
 dite se mi volete per marito.
 Dorina
 Direi... signor...
 Masotto
                                Franco parlar bisogna.
 Dorina
 Ho un pochin di vergogna.
 Masotto
345Siamo tra voi e me; nessun ci sente.
 Dorina
 Basta... Se la padrona...
 si contenta che io...
 Masotto
 Di farla contentar l’impegno è mio.
 Non lo dite a nessun, s’io non lo dico;
350lasciate a me l’intrico
 e fra i due pretendenti al vostro core
 quel che trionferà sarà il fattore.
 Dorina
 Ma... non vorrei...
 Masotto
                                   Conviene
 star zitti e condur bene
355la macchina presente,
 far le cose fra noi senza dir niente.
 Dorina
 Ma se Titta e Mingone
 mi vedono con voi, cosa diranno?
 Masotto
 Che parli crederanno
360per loro; e la padrona ed il padrone
 entrambi me l’han detto.
 Impegnato mi crede ogniun per sé;
 ma io voglio operar solo per me.
 Dorina
 Basta... Non so che dire...
 Masotto
365Cara, non è ben fatto
 che un boccon prelibato come il vostro
 vada in mano d’un mostro,
 d’uno sciocco, d’un vil, d’un servitore,
 un boccon veramente da fattore.
 Dorina
370Mi vorrete poi ben?
 Masotto
                                       Tanto e poi tanto.
 Dorina
 Siete pure gentil!
 Masotto
                                   Siete un incanto.
 
    Ah Dorina, mie viscere, amabile,
 voi avete ferito il mio cor.
 
 Dorina
 
    Ah Masotto, gentile, adorabile,
375per voi sento nel seno l’ardor.
 
 a due
 
    E crescendo mi va a poco a poco
 una smania, una gioia ed un foco
 che son figli di un tenero amor.
 
 Masotto
 
    Zitto, che vengono
380Titta e Mingone.
 Qualche finzione
 conviene pensar.
 
 Titta
 
    Mi manda il padrone
 a dirti così... (A Masotto)
 
 Mingone
 
385   Io dalla padrona
 mandato son qui... (A Masotto)
 
 Titta
 
    Per dirvi che a quella...
 
 Mingone
 
 Per dirvi che a lei...
 
 a due
 
 Parliate per me.
 
 Masotto
 
390   Sì, cari, aspettate,
 parlar mi lasciate,
 saprete com’è. (S’accosta a Dorina)
 
 Dorina
 
    (V’è qualche novità?) (A Masotto)
 
 Masotto
 
 (La novitade è questa,
395che voi sarete mia). (Piano a Dorina)
 
 Dorina
 
 (Sarà la cosa presta?) (Piano a Masotto)
 
 Masotto
 
 (Stassera si farà). (Piano a Dorina)
 
 Titta
 
    (Per me la persuade). (Da sé)
 
 Mingone
 
 (Per me la disporrà). (Da sé)
 
 Masotto
 
400   (Guardate il servitore,
 che faccia da buffone!) (Piano a Dorina)
 
 Titta
 
 (Or parla in mio favor). (A Mingone)
 
 Masotto
 
    (Guardate il giardiniero,
 che faccia di babbione!) (Piano a Dorina)
 
 Mingone
 
405(Per me parla il fattor). (A Titta)
 
 Masotto
 
    (Questo bel core è mio). (Piano a Dorina)
 
 Dorina
 
 (Vostra, mio ben, son io). (Piano a Masotto)
 
 a due
 
 (Siete il mio dolce amor). (Fra loro)
 
 Titta, Mingone a due
 
    (Sì sarà mia Dorina.
410Sento brillarmi il cor). (Fra loro)
 
 Masotto
 
    Ho parlato.
 
 Titta
 
                           Ebben?
 
 Mingone
 
                                            Che dice?
 
 Masotto
 
 Qualchedun sarà felice
 ma chi sia non voglio dir.
 
 Titta
 
    Sarò io.
 
 Mingone
 
                     Sarò io quello.
 
 Dorina
 
415Il più caro ed il più bello
 già m’ha fatto innamorar.
 
 Tutti
 
    Oh che gioia, oh che contento,
 s’avvicina il bel momento,
 già mi sento giubbilar.
 
 Fine dell’atto primo