Il povero superbo, Venezia, Fenzo, 1755

Assente nell'edizione Zatta Frontespizio
 SCENA IV
 
 SCROCCA e detti
 
 Scrocca
 È permesso venir?
 Dorisbe
                                     Che vuol costui?
 Pancrazio
 Venite pur, cosa volete?
 Scrocca
                                              A voi
660lustrissimo signor, con permissione
 vorrei spiegare un mio concetto solo.
 Pancrazio
 Parlate, che volete?
 Scrocca
                                      A vosustrissima
 umilmente perdono
 chiedo padrona mia riveritissima.
 Dorisbe
665Vi son bene obbligata.
 Scrocca
                                           Ah mi condoni
 il disturbo illustrissime padrone.
 Dorisbe
 Nulla, nulla, parlate.
 Scrocca
                                        Io non sapevo
 che la fosse qui sola
 con il nobile suo padre illustrissimo. (A Dorisbe)
 Pancrazio
670Ma via cosa volete,
 abbastanza lustrato ormai m’avete.
 Scrocca
 Non vorrei che diceste
 che questo è troppo ardir.
 Dorisbe
                                                  Ma via parlate
 con libertade.
 Scrocca
                            Oh per amor del cielo
675la mi scusi signore.
 Pancrazio
                                      Oh che seccagine!
 Ma dite che volete e le parole
 buttate fuori...
 Scrocca
                              Io qui sono mandato
 dal cavalier lustrissimo padrone.
 Pancrazio
 Che vuol da me?
 Scrocca
                                  Parlarvi.
 Pancrazio
680E tanto vi voleva?
 Scrocca
 Oh dei! Forse è sdegnato
 lustrissimo signor? Ei m’ha mandato.
 Pancrazio
 Nulla, nulla, che venga.
 Scrocca
 Se vado dunque e lui verrà fra poco.
 Dorisbe
685(Oh che tormento, io me ne sto nel fuoco).
 Scrocca
 Umilissime grazie
 alla bontà grandissima
 di vostra signoria sempre illustrissima.
 Pancrazio
 Andate pur, non occor altro.
 Scrocca
                                                     Ho inteso,
690verrà... Permetta intanto.
 Pancrazio
                                                 Andate in pace,
 già m’avete seccato.
 Scrocca
                                       Ah la permetta...
 Pancrazio
 Ho inteso, andate là.
 Scrocca
                                        Signor la supplico (Vuol baciar la mano a Pancrazio)
 a permetter che bacci a lei la mano
 solo perché non l’ho pregata invano.
 
695   Vengo illustrissimo
 le sue carissime
 grazie a ricevere,
 a vosustrissima
 io do il buongiorno,
700di vuosustrissima
 grazie ritorno
 alla bontà.
 
    Un cuor ch’è nobile,
 un cuor magnanimo
705sempre conoscere
 padron lustrissimo
 sempre si fa.