Li matti per amore, Venezia, Fenzo, 1754

Assente nell'edizione Zatta Frontespizio
 SCENA IX
 
 MOSCA, poi LISETTA
 
 Mosca
 Credo che qui Lisetta
1335a parlare con Fazio ancor s’aggiri.
 Lisetta
 (Ancor è qui costui!
 Per quanto egli sia scaltro,
 io perder non vorrei l’uno e poi l’altro).
 Mosca
 (Oh! Veh, come mi guarda?
1340Vuol far pace senz’altro e pur contrasta).
 Lisetta
 (Son donna e tanto basta.
 Tutto tentar conviene,
 so che farò).
 Mosca
                          (Sull’onor mio che viene).
 Lisetta
 (Brutta ciera mi fa ma non lo stimo).
 Mosca
1345(Oh! Io non sono il primo).
 Lisetta
 (Ho già il ripiego in tasca
 per farlo trabboccar).
 Mosca
                                          (Saldi che casca).
 Lisetta
 (Coraggio al gran cimento).
 Mosca
                                                     (Ora vediamo
 che sa dir!)
 Lisetta
                        (Eh su via, siamo o non siamo).
1350Mosca...
 Mosca
                  Signora mia...
 Lisetta
                                              Disse benissimo
 chi le donne chiamò pazze.
 Mosca
                                                   Verissimo.
 Lisetta
 S’attacchiam sempre al peggio,
 ben cento volte al dì cangiam pensiero,
 vogliamo e non vogliamo.
 Mosca
                                                 È vero, è vero.
 Lisetta
1355Io poi peggior sono di tutte.
 Mosca
                                                     E come?
 Lisetta
 Sono ingrata, son pazza.
 Mosca
                                              Or so il suo nome.
 Lisetta
 L’ho fatta grossa assai,
 il mio Mosca lasciando e perché mai?
 Per uno scimunito
1360che buon non è...
 Mosca
                                  Neppur d’esser marito.
 Lisetta
 Ah Mosca, Mosca mio,
 se mi vedessi il core, io certa sono
 che tu m’accorderesti il tuo perdono.
 Ma no, perdon non chieggio,
1365perché merito peggio... E pur ch’io mora
 se te non amo ancora.
 Ah! Tu neppur mi guardi.
 Pazienza... piangerò... fino che ho fiato.
 Mosca
 Uh che demonio... Via t’ho perdonato.
 Lisetta
1370Da vero Mosca mio!
 Da morte a vita io passo.
 Mosca
 Va’, che tu ne sai più di satanasso.
 
    È la donna un diavoletto,
 se ben par bella e modesta,
1375si fa bianca col belletto,
 ha la coda nella testa
 e negli occhi il foco ell’ha.
 
    Fuggite uomini,
 non vi fidate
1380con queste femmine
 no non trescate,
 che questo diavolo
 vi porterà.