Li matti per amore, Venezia, Fenzo, 1754

Assente nell'edizione Zatta Frontespizio
 SCENA VIII
 
 FAZIO discorrendo col suo servitore, MOSCA in disparte
 
 Fazio
 
    Così voglio, via non più...
205Oh vuoi farmi il mastro tu?
 Io qua venni... venni qua...
 perché il core... cioè amore,
 la mia bella... cioè quella...
 Voglio dire... Ma in sostanza,
210tu non hai con me creanza
 ed in testa io ti darò. (Minacciando di voler bastonare il servitore)
 
 Mosca
 Va’, indovina che dice al suo padrone
 quel ceffo d’appiccato,
 or or grido ancor io da spiritato.
 Fazio
215Tu lavi il capo all’asino (Al servo)
 e il proverbio di dirti ha ben ragione,
 che seco perdi il ranno ed il sapone.
 Perché... senti... quest’asino
 vuo’ dir... cioè... che tu sei l’asinaccio,
220cioè l’insolentaccio...
 che vuoi romper il laccio...
 cioè l’amor... cioè... Tu cosa vuoi?
 Questa incognita bella amar io vo’
 e se non l’ho veduta or la vedrò.
 Mosca
225(L’indovinai, bisogna
 che io costoro interrompa). Eh signor Fazio?
 Fazio
 Oh Mosca è tempo... Eh ben la bella mia?
 Mosca
 Umilmente s’inchina a vossioria.
 Fazio
 Ma pur... cioè vien ella?
 Mosca
230Si sta affibiando il busto e la gonella.
 Fazio
 Senti tu mascalzone? (Al servo)
 Mosca
 E cosa vuol colui?
 Fazio
 Dice... cioè... disdice
 che io... che tu... cioè tarderà molto
235colei?
 Mosca
              Costui sarà ubbriaco o stolto.
 Temerario, imprudente
 perché al patron t’opponi? (Al servo)
 Fazio
                                                    È un insolente
 ma dimmi tu, cioè... saper vorrei,
 sa che son qui colei?
 Mosca
240Sai tu che il tuo padrone
 vuol far ciò che gli piace? (Al servo)
 Fazio
 Sì ben... lascialo in pace;
 parliam dell’idol mio, che io gli perdono.
 Mosca
 Parliamo di costui, ch’io lo bastono.
 Fazio
245La mia bella, il mio bene
 verrà... cioè... posso di lei parlarti?
 Mosca
 Non mi guardar, ch’ora ti faccio in quarti. (Al servo)
 Fazio
 Piano... cioè... fermate,
 cioè non v’azzuffate... Oh non va bene,
250ci son io... ma cioè, guarda chi viene.