Il filosofo di campagna, Venezia, Zatta, 1795

 SCENA XI
 
 EUGENIA e DON TRITEMIO
 
 TRITEMIO
 Dunque giacché lo sai, tel dico anch’io;
795è questi il pensier mio;
 dopocché tu sarai fatta la sposa,
 anch’io mi sposerò questa fanciulla.
 Piangi! Sospiri! E non rispondi nulla?
 Son stanco di soffrirti.
800Oggi darai la man. S’ha da finire.
 Se sei pazza, non vuo’ teco impazzire. (Parte)
 EUGENIA
 Pazza a ragion mi chiama
 il genitor crudele,
 se in faccia al mio fedele, al mio diletto,
805ho tradito l’affetto
 per celar follemente in sen l’arcano
 ed or mi lagno ed or sospiro invano.
 
    Infelice, abbandonata
 mi vedete eterni dei,
810nell’orror de’ mali miei
 son costretta a palpitar.
 
    Pur se voi d’amica stella
 scintillar mi fate un raggio,
 io ripiglio il mio coraggio
815e comincio a respirar. (Parte)