La scuola moderna o sia La maestra di buon gusto, Venezia, Fenzo, 1748

Vignetta Frontespizio
 SCENA VIII
 
 DORALBA ed ERGASTO
 
 Ergasto
 Doralba, e pur comprendo
 l’affanno di Rosmira, all’aborrito
 imeneo di Belfior voi la sforzate.
 Ah perché la negate
885a me che sì l’adoro? Ah sospendete,
 eccomi al vostro piede.
 Doralba
                                            Oh dio sorgete!
 (Intenerir mi sento).
 Ergasto
 Sospendete o signora
 per qualche tempo almen questi sponsali.
890Questa grazia dimando.
 Doralba
                                              (Ei mi ricerca
 Rosmira in guisa tal che più non posso
 a lui negarla). Io sentirò Belfiore,
 s’egli sarà contento
 di cedervi Rosmira, allora, oh dio!
895(dirlo non so) sarò contenta anch’io.
 Ergasto
 Qual ricompensa mai...
 Doralba
 Potevi del mio core...
 Basta... Nol so... Sempre fu cieco amore.
 Ergasto
 Ma Doralba perdona,
900par che dagli occhi scenda
 a te furtivo il pianto.
 Che t’affligge? Che fia?
 Doralba
                                             Nol so ma sento
 una incognita forza
 che a lagrimar m’astringe. Io non vorrei,
905invece di dolore,
 che fosse il pianto mio pianto d’amore.
 
    Se lagrimar mi vedi
 pianto sarà d’amore,
 non viene dal dolore
910ma rende a me piacer.
 
    Celar mi sia permesso
 quel che nascondo in seno.
 Ei m’intendesse almeno,
 che allor gradir mia fiamma
915sarebbe il mio piacer.