La contessina, Venezia, Fenzo, 1743

Vignetta Frontespizio
 SCENA IX
 
 PANCRAZIO, poi la CONTESSINA
 
 Pancrazio
 Oh villan maledetto! Io voglio certo
 vendicarmi di te.
 la Contessina
                                   Elà buon vecchio.
 Pancrazio
290Che volete da me cattiva giovine?
 Contessina
 Siete voi quell’audace
 che me chiese per moglie a vostro figlio?
 Pancrazio
 Illustrissima sì.
 Contessina
                                Brutto asinone,
 una mia pari al figlio d’un mercante!
 Pancrazio
295Merta ella veramente un uom regnante.
 Contessina
 Lo merito sicuro.
 Pancrazio
                                  E ben, la sorte
 farà giustizia al merto senza pari.
 Sposerà il re di cope o di denari.
 Contessina
 Petulante, a me scherni?
 Pancrazio
                                                Oh si figuri,
300anzi venero e adoro
 della sua nobiltà l’alto tesoro.
 Contessina
 Voglio soddisfazion.
 Pancrazio
                                       Che mai pretende?
 Contessina
 Vuo’ che pubblicamente
 dite che vostro figlio
305delle mie nozze non sarebbe degno.
 Pancrazio
 Illustrissima sì, farlo m’impegno.
 Contessina
 
    A una dama qual io sono
 tal ingiuria non si fa.
 
 Pancrazio
 
    Illustrissima perdono;
310ho fallato in verità.
 
 Contessina
 
    Compatisco.
 
 Pancrazio
 
                             Non è poco.
 
 Contessina
 
 Vi fo grazia.
 
 Pancrazio
 
                         Che bontà!
 
 Contessina
 
    Io son dama e tanto basta.
 
 Pancrazio
 
 Dama voi?
 
 Contessina
 
                       V’è chi il contrasta?
 
 Pancrazio
 
315V’è chi il dubita o nol sa.
 
 Contessina
 
    Chi il mio grado non conosce
 guardi attento il volto mio;
 questo fasto, questo brio
 qual io son pubblicherà.
 
 Pancrazio
 
320   Ohimè mi... mi vien la tosse.
 Oh! Che brio, che nobiltà.
 
 Fine dell’atto primo