La contessina, Venezia, Fenzo, 1743

Vignetta Frontespizio
 SCENA VI
 
 Il CONTE e LINDORO
 
 il Conte
 Chi nasce grande ha la virtude infusa.
185Or fra l’altre virtudi,
 che adornano l’illustre mente mia,
 evvi l’astrologia. Conosco appieno
 il vostro cor. Io dalle vostre ciglia
 conosco che adorate la mia figlia.
 Lindoro
190Ah! Signor...
 il Conte
                          Marchesin, non arrossite.
 La contessa mia figlia aspirar puote
 ad un prencipe, a un duca e forse a un re;
 ma voi piacete a me,
 onde a voi la destino.
 Lindoro
195Conte, grazie vi rendo e a voi m’inchino.
 il Conte
 Bacciatemi la mano.
 Lindoro
 Ecco la baccio col maggior rispetto.
 il Conte
 Per mio genero e figlio ora vi accetto.
 Oh quanti invidieranno
200in voi la bella sorte
 d’aver una mia figlia per consorte.