Statira, Venezia, Rossetti, 1742

Assente nell'edizione Zatta Frontespizio
 SCENA VIII
 
 ASPASIA, ARTASERSE ed ORONTE in disparte
 
 ASPASIA
 Vagliami in mia difesa
 contro l’amor del temerario figlio
 quella del cauto padre. Ama sì poco
180dunque Artaserse? Un seno
 all’onor del suo talamo già scelto
 languido ei cede agl’imenei d’un figlio?
 ORONTE
 Ahi misero, che sento? (A parte)
 ASPASIA
 Tua sposa mi dicesti;
185tua sposa io sono.
 ORONTE
                                   Ah infida! (A parte)
 ARTASERSE
 Aspasia, quant’io t’ami
 noto è al tuo cor. Tu degli affetti miei
 sai che l’arbitra sei...
 ORONTE
                                         Questo si tronchi
 tormentoso congresso.
190Signor, di molli affetti
 or non è tempo. Oronte
 raccolte le disperse
 genti rubelle...
 ARTASERSE
                              E che? Vive il superbo?
 ORONTE
 Vive e seco guidando
195d’arabi un fiero stuolo
 per vendicar l’ombra di Ciro estinto,
 già la Persia circonda
 e di sangue e di foco i campi inonda.
 ASPASIA
 Ahimè qual voce! Ah qual sembiante! Ah questo
200è il mio diletto Oronte! E che fia mai? (A parte)
 ARTASERSE
 E chi sei tu che rechi
 l’annunzio innaspettato.
 ORONTE
                                               Un tuo vassallo,
 Artabano è il mio nome.
 ASPASIA
                                               Il ciel secondi
 la cauta frode. (A parte)
 ARTASERSE
                              E donde
205tanto sapesti?
 ORONTE
                             Io stesso
 vidi il campo de’ brandi e delle faci.
 Udii le trombe e ravisai le insegne.
 ASPASIA
 Il torbido che sveglia
 quel sembiante adorato entro al mio core,
210se mi balza sul volto,
 può il segreto tradir. Meglio è ch’io parta. (A parte)
 ARTASERSE
 Dove Aspasia, mio bene?
 ASPASIA
                                                 I voti io reco
 per esser tua ad amore. Io parlo teco. (Piano ad Oronte, finge parlar ad Artaserse e parla ad Oronte)
 
    Caro, quest’occhi mira
215e di’ se son più quelli
 astri d’amor gemelli
 che piacquero al tuo cor.
 
    Solo per te sospira
 fida quest’alma amante,
220impresso il tuo sembiante
 ho nel mio seno ancor.