Tigrane, Venezia, Rossetti, 1741

Assente nell'edizione Zatta Frontespizio
 SCENA ULTIMA
 
 CLEOPATRA in fretta, poi CLEARTE, con soldati che hanno le spade ignude, indi TIGRANE, detti
 
 Cleopatra
 Fuggi, signor, dell’imminente rischio
995involati per poco.
 Mitridate
                                   Ah figlia indegna,
 sola cagion di mie sventure, il primo
 preludio di mia morte
 sarà la tua; con questa man... (Snuda il ferro, Clearte sopraviene)
 Clearte
                                                        Raffrena
 Mitridate il furor, cedi; se’ morto. (Tigrane si presenta contro Clearte con la spada alla mano)
 Mitridate
1000Nel periglioso incontro,
 intrepido e costante io qui t’attendo.
 Tigrane
 Ritirati, Clearte, io lo difendo.
 Mitridate
 Che veggio? E un mio nemico
 tronca i suoi lauri e mi diffende?
 Tigrane
                                                              In questo
1005di virtù generosa ultimo segno
 meglio di pria, signore,
 riconosci Tigrane e il suo gran core.
 Clearte
 Che virtù!
 Oronte
                      Che coraggio!
 Tigrane
 Or che la tua salvezza
1010è sicura per me, pago son io;
 al tuo voler più non resisto; in preda
 m’abbandono al tuo sdegno e non lo temo,
 m’offro alla morte e stendo,
 disarmato, il mio capo al colpo estremo. (Getta la spada)
 Mitridate
1015Par che ignota pietà mi nasca in seno.
 Oronte
 Sire per mia cagione
 incrudelir non dei col proprio sangue
 né con quel d’un eroe.
 Apamia
                                           Di questo giorno
 che, tua mercé, sì lieto a me risplende,
1020ombra funesta il bel seren non tolga;
 ma vittima d’amore,
 ogn’odio cada estinto.
 Mitridate
 Bella, non più; son vinto.
 Figlia, principe, amici
1025che parte aveste in tranquillar quest’alma,
 sulla tomba del pianto
 rinasca il riso e splenda
 di reale imeneo doppia la face.
 Cleopatra
 Padre, lascia ch’io imprima
1030sulla regia tua mano
 ossequiosi i baci.
 Tigrane
 Magnanimo regnante,
 lascia ch’umile e chino
 baci sulla tua destra il mio destino.
 tutti
 
1035   A sì lieto e fausto giorno
 vibri il sole intorno, intorno,
 più vivace la sua face,
 più ridenti i suoi bei rai.
 
    E su in cielo
1040notte poi col fosco velo
 sì bel dì non copra mai.
 
 Fine del drama