Tigrane, Venezia, Rossetti, 1741

Assente nell'edizione Zatta Frontespizio
 SCENA XIV
 
 ORONTE, CLEOPATRA
 
 Oronte
 Deh, principessa, almeno
 abbi di te pietade,
 giacché di me non l’hai; rifletti; e cessi
 l’ostinato rigor.
 Cleopatra
                               Tigrane elessi.
 Oronte
610E per me non v’è speme?
 Cleopatra
 Ti espongo i sensi miei senza mentire.
 Oronte, non ti vuo’; voglio morire.
 
    Un’anima ingrata
 saprebbe ingannarti,
615potrei lusingarti
 celandoti il core.
 Nol soffre l’onore,
 mentire non so.
 
    Abborro l’usata
620mendaccia tiranna;
 altrui non inganna
 quest’anima fida.
 Pria d’essere infida,
 morire saprò.