Statira, Venezia, Rossetti, 1741

Vignetta Frontespizio
 SCENA VIII
 
 LEARCO solo
 
 Learco
710A qual misero stato
 mi riducesti, amor? Deggio la destra
 armar contro chi forma
 la mia felicità? Deggio un rivale
 riserbar mio malgrado? E creder deggio
715che la bella tiranna
 mostra solo ingannarmi e non m’inganna?
 Si servi al rio destin. Tutti gl’amici
 sollevinsi in aiuto
 dell’armata mia destra. Oggi dal trono
720mi paventi Statira; ed in Learco,
 con mio tormento il dico,
 il novello amor suo trovi un nemico.
 
    A questa legge amara
 condanna amor crudele
725un’anima fedele,
 un tormentato cor.
 
    Servir beltade avara
 degg’io senza mercede
 e in premio di mia fede
730soffrir il suo rigor.
 
 Fine dell’atto secondo