Oronte re de’ Sciti, Venezia, Rossetti, 1740

Vignetta Frontespizio
 SCENA II
 
 Si suona a battaglia nella città e si vede nuovamente calar il ponte, sopra del quale compariscono ARTALICE ed ALCASTO ambi con spada in mano, alla testa dell’esercito, e detti
 
 Oronte
 Coraggio, o prodi; l’inimico ardito
1085noi viene a provocar. Eccomi; io primo
 la pugna incontrerò! Voi me seguite.
 Mostrate il vostro ardire,
 risoluti morir pria di fugire. (Va con suoi soldati ad incontrar le squadre che scendono dal colle sul ponte di pietra e segue l’abbatimento fra le due nazioni collo svantaggio de’ Daci. Comparisce poi da un taglio fra’ monti Ermondo con altre squadre in soccorso de’ suoi, il quale fa piegare alla sua parte la sorte colla rotta totale de’ Sciti. Nel calor della pugna tutti si sviano per le scene; indi esce Oronte solo colla spada rotta)
 Ah sorte iniqua! Ah scelerate stelle!
1090Che volete di più? Sì sì, son vinto.
 Non v’è più scampo. Ho già perduta affatto
 la ragion di sperar. Quella mi resta
 di libero morir. Si mora e questo
 misero avanzo d’infelice brando
1095lo strumento ne sia... Ma gl’inimici
 mi giungono alle spalle.
 Non abbiano il contento
 di vedermi perir. Pasto di fiere
 vuo’ che sian le mie membra, anzi che spoglie
1100del vincitor. Lo sdegno
 ah mi divora e strugge. (In atto di fuggire)