Oronte re de’ Sciti, Venezia, Rossetti, 1740

Vignetta Frontespizio
 SCENA XIV
 
 ARTALICE, ORONTE disarmato e soldati
 
 Artalice
 Guardie, il reo vi consegno. Ei custodito
 qui sia da voi, sin che il tumulto ceda.
 Indi in carcere orrenda
1010quel traditore il suo destino attenda.
 Oronte
 Alcamene, che fai? Vieni e mi svena.
 Segui la sorte tua.
 Artalice
                                    No; vivi e pena.
 Oronte
 E son barbari i Sciti! Ah qual di questa
 tirannide maggior! Saria la morte
1015lieve pena per me? Vuoi tormentarmi
 scelerato così?
 Artalice
                             Ma non è questo
 il tormento maggior che ti destino.
 Quando saprai qual mano
 trionfato ha di te, perfido, indegno,
1020morirai di dolor più che di sdegno.
 
    Barbaro traditor
 no, non sperar pietà.
 (Oh quanto fremerà
 nel ravisarmi!)
 
1025   Barbaro traditor
 vuo’ vendicarmi.
 
    Non mi conosci ancor,
 parli né sai con chi.
 A tuo dispetto un dì
1030godrò svelarmi.