Oronte re de’ Sciti, Venezia, Rossetti, 1740

Vignetta Frontespizio
 SCENA X
 
 ALCASTO solo
 
 Alcasto
 E non dirò esser nato
 d’una perfida stella ai neri auspici?
845Misero me! Della mia fede il frutto
 son minaccie ed oltraggi. Ah d’Alcamene
 sapia il destin. D’ogni lusinga priva,
 forse cangiar d’aspetto
 mirerò il suo dolor. Ma sofrir deggio,
850finché miglior destino
 assicuri la pace al nostro regno,
 del bell’idolo mio l’ingiusto sdegno.
 
    M’accendon due lumi
 di fronte serena
855ma più m’incatena
 di gloria l’amor.
 
    Sarebbe un oggetto
 d’eterno mio pianto
 tradir per l’affetto
860la fede, l’onor.