De gustibus non est disputandum, Venezia, Fenzo, 1754

Vignetta Frontespizio
 SCENA X
 
 ARTIMISIA, don RAMERINO, ROSALBA e detto
 
 Artimisia
 (Mirate il poverino
 ch’è impazzito davvero. Presto, presto
 il medico, il cerusico cercate,
 conduceteli qui, non ritardate). (Piano a don Ramerino e Rosalba senza che il cavaliere s’avveda)
 don Ramerino
870(Povero cavaliere!) (Da sé)
 Rosalba
 (Mi fa pietà il meschino). (Da sé)
 il Cavaliere
                                                  (Ecco Artimisia;
 cangiar stile conviene). Ah mia signora.
 Per pietà consolate un che v’adora.
 don Ramerino
 (Par che sano favelli).
 Artimisia
875(Passare alla mestizia
 doppo tanta allegria
 è l’effetto più ver della pazzia).
 il Cavaliere
 Rispondetemi almeno o sì o no;
 ah se voi mi schernite, io morirò.
 Rosalba
880(Parla bene finor). (Piano ad Artimisia)
 Artimisia
                                      (No, v’ingannate.
 Dir di voler morir senza un perché
 son parole da pazzo e pazzo egli è).
 il Cavaliere
 Ah crudele, spietata,
 barbara donna ingrata!
885Voi negate al mio mal pietà e conforto?
 Così voi mi trattate? Oimè son morto.
 Artimisia
 (Presto, il medico, presto, ed il cerusico).
 don Ramerino
 (Infatti è tutto foco.
 Par un che persi abbia i denari al gioco).
 Rosalba
890(È pazzo per amor; se fossi in lei
 da sì fatta pazzia lo guarirei). (Parte)