De gustibus non est disputandum, Venezia, Fenzo, 1754

Vignetta Frontespizio
 SCENA VIII
 
 CELINDO solo
 
 Celindo
 Artimisia, egli è ver, fuor di me stesso
 mi guida a delirar. Pietà mi desta;
825alla pietà s’aggiunge
 qualche bella speranza ed a ragione
 mi rimprovera Erminia. Ella peraltro
 col pianto e con i vezzi
 mi potrebbe obbligar, non coi disprezzi.
830Dir ch’io non le gradisco
 perché sono sgarbato è oltraggio tale
 che mi muove a dispetto,
 che converte in isdegno anche l’affetto.
 
    Donne, voi che amate siete
835per il vezzo e la beltà,
 il rigor, la crudeltà
 potrà farvi un dì sprezzar.
 
    Se tirannico è l’impero,
 mal si regge e poco dura;
840quando pesa, si procura
 l’aspro giogo disprezar.